Giampaolo e l’avventura al Milan: “L’ho allenato ed ho sfiorato la Juve, non avrò più quelle opportunità”

“E’ risaputo che nel 2009 dovessi andare alla Juve, ma avevo 38739 anni, non ero stato un grande calciatore, ero semi sconosciuto e poter avere quella opportunità era un qualcosa di impensabile. La delusione fu tanta, ma cercai di metterla da parte e di dimenticare. Ho avuto poi delle vicissitudini negative che secondo alcuni erano figlie di quella delusione, ma non è stato così”.

“Mentre alla Juve non sono andato e quindi non è stata una vera opportunità, il Milan è stato per me una grande occasione. Per tanti aspetti l’esito non è stato positivo. Calhanoglu era forte, glielo dicevo sempre, anche quando aveva un po’ di autostima in meno. Non era ancora pronto e preferiva giocatore in fase offensiva. Quello che mi porto dentro da quella esperienza è la grande professionalità dei giocatori. Mi sono sempre venuti dietro e questo è fondamentale. La loro disponibilità è stata la mia soddisfazione più grande”.

“L’obiettivo del Lecce è quello di salvarsi il prima possibile, ma è un campionato durissimo e le squadre dietro giocano bene. E’ una lotta bella tosta. Abbiamo un gruppo giovane e qualche giocatore interessante”.

“Dal punto di vista calcistico ho fatto quello che ho fatto. Ho avuto l’occasione di allenare grandi squadre e una volta non ci sono andato e l’altra mi hanno mandato via. Penso che quell’opportunità non arriverà più e quindi penso che allenerò fino a quando ne avrò. Quando non ne avrò più andrò ad allenare i ragazzi a casa mia, è una cosa che voglio fare”.