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Paulo Fonseca MilanGetty Images

Fonseca e l'elogio alla Juventus: "Difensivamente è più forte del Real Madrid"

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Vigilia importante per il Milan che, al rientro in campionato, è atteso da uno scontro diretto a tutti gli effetti: sabato alle ore 18, a San Siro, arriva la Juventus di Thiago Motta.

Un'occasione, per i rossoneri, di accorciare dalle primissime posizioni e, nello specifico, di portarsi a -3 dai bianconeri con una gara ancora da disputare (quella del Dall'Ara contro il Bologna).

Consueta conferenza stampa per Paulo Fonseca: di seguito le dichiarazioni del portoghese a poche ore dalla super sfida del 'Meazza'.

  • JUVE SENZA VLAHOVIC

    "La Juve è una squadra che sa adattarsi. Non so se giocherà Weah che conosco bene, rispetto a Vlahovic è diverso: Timothy è più veloce in profondità, in quel caso dovremmo fare attenzione ai suoi movimenti".

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  • CONCENTRATI COME SINNER

    "Devo dire che è stato un piacere tifare un milanista come Sinner. Lui ha tante cose che vorrei vedere nella mia squadra, in primis la concentrazione: è impressionante. Non sbaglia quasi mai, è il numero uno".

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  • NESSUNA PAURA

    "Non è una gara decisiva ma importante. Tutte lo sono, non posso dire che questa lo sia di più rispetto a quella successiva con l'Empoli. Ci serve una striscia di vittorie, io sono sempre positivo. Abbiamo tanto rispetto per la Juve ma nessuna paura".

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  • PROBLEMA DI MOTIVAZIONE

    "Non sento più la pressione per questo tipo di partite. Credo sia una questione di motivazione: contro Inter, Juve e Real Madrid è facile essere motivati, è più difficile esserlo a Cagliari. Noi dobbiamo avere sempre la stessa motivazione. La pressione c'è tutti i giorni: se non vogliamo averla, allora non possiamo stare qui".

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  • "JUVE DIFENSIVAMENTE MIGLIORE DEL REAL MADRID"

    "Vogliamo essere sempre offensivi: fare tre goal a Madrid e a Cagliari è un buon segnale da questo punto di vista. Io però non mi aspetto di essere dipendente da un solo calciatore: per me conta la squadra, se il collettivo sta bene anche i singoli giocatori ne beneficiano. La Juve è la squadra che ha preso meno goal, sarà una partita difficile offensivamente. Idea tattica simile a quella di Madrid? Credo che sarà una partita diversa. Penso che in questo momento la Juventus sia più forte difensivamente del Real Madrid: non è una critica ai 'Blancos', ma ciò che penso onestamente".

  • JOVIC OUT, CAMARDA E GABBIA OK

    "Jovic non sta bene e non può essere convocato. Camarda sarà con noi".

    "Gabbia sta bene e si è allenato in questi giorni, è pronto per giocare".

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  • THEO HERNANDEZ

    "Theo è un grandissimo calciatore, per me il miglior terzino sinistro del mondo: credo sia stata una questione di adattamento, lui sta imparando cose importanti e mi sembra più motivato e concentrato che mai. Questo per me è un segnale importante. Stanco mentalmente come dice Deschamps? Ho parlato con Theo e non credo che sia stanco mentalmente. Non voglio commentare le parole di Deschamps".

  • A CACCIA DI MAGGIORE EQUILIBRIO

    "Sono d'accordo con Zlatan: dobbiamo trovare equilibrio. Se abbiamo la possibilità di giocare al meglio contro le grandi squadre è perché ne abbiamo le capacità. Si tratta di una questione di concentrazione e atteggiamento, del modo in cui affrontiamo le partite contro le squadre più piccole. Non è colpa solo della difesa, è un problema mentale di tutta la squadra".

    "Quando dopo Madrid dico che a Cagliari sarà più difficile, non lo faccio perché sono pazzo ma per trasmettere un messaggio al gruppo. Io non volevo che la squadra si rilassasse. A Madrid giochiamo bene, vinciamo e siamo euforici, poi andiamo a Cagliari prima della sosta: so che questa squadra ha difficoltà a concentrarsi e a motivarsi in alcune uscite. In squadre che giocano la Champions, questo succede molto: è difficile avere sempre la stessa motivazione, è umanamente comprensibile ma dobbiamo migliorare in questo".

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  • I PRINCIPALI PERICOLI DELLA JUVENTUS

    "Mi piace molto la Juventus, una squadra totalmente diversa dall'anno scorso. Offensivamente è forte. Parliamo di Vlahovic, ma i giocatori più influenti sono gli esterni: questo è il pericolo principale".

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