Al netto di una sbavatura finale che avrebbe potuto costare cara, la prestazione di Riccardo Calafiori contro l'Albania ha convinto tutti. Tanto più che per il difensore del Bologna si è trattato appena della terza presenza con l'Italia, la seconda da titolare.
Convincente, la notte di Calafiori, lo è stata anche per Fabio Capello. Uno che di mestiere non fa più l'allenatore, bensì l'opinionista, e per questo motivo dice - o scrive - sempre quello che pensa, che si tratti di tv o di carta stampata.
Ebbene, sulle colonne della Gazzetta dello Sport Capello si è spinto a un paragone eccellente: quello con un mostro sacro del calcio moderno come Sergio Ramos.