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Evan Ferguson NXGN GFXGetty/GOAL

Evan Ferguson, il talento del Brighton che ha rifiutato il Liverpool

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In Premier League esistono due tipi di attaccanti prodigio: ci sono quelli come Michael Owen, che irrompono sulla scena giovanissimi e raggiungono un livello a tratti altissimo, e quelli come Federico Macheda, che arrivano quasi dal nulla e poi scompaiono quasi con la stessa rapidità con cui sono arrivati.

Un giocatore che attualmente si trova a un simile bivio è l'attaccante del Brighton Evan Ferguson.

Dopo aver segnato nelle ultime due partite di campionato dei Seagulls, Ferguson è diventato il più giovane giocatore di Premier League ad andare a segno in almeno due gare consecutive dopo lo stesso Macheda, che ci era riuscito con il Manchester United nel 2009.

Il secondo goal, contro l'Everton, è stato accompagnato da un assist, il che ha fatto di lui il più giovane giocatore della storia della Premier League a segnare e fornire un assist nella stessa partita dai tempi dello stesso Owen (Liverpool, 1997).

Che direzione prenderà dunque il percorso professionale di Ferguson?

  • Gli inizi

    Nato a Bettystown, nella contea di Meath, Ferguson ha sempre avuto il calcio nel sangue. Suo padre Barry faceva parte del Coventry City, formazione di Premier League dei primi anni 2000, prima di trasferirsi nella Football League e nel campionato irlandese.

    Il talento di Evan era chiaro fin dalla tenera età, tanto che i Ferguson furono incoraggiati a iscrivere il figlio al St. Kevin's Boys, prestigioso club di Dublino che ha prodotto numerosi giocatori di Premier League e non solo, tra cui Liam Brady e Damien Duff. I genitori hanno accettato e, nonostante i lunghi viaggi di andata e ritorno per allenamenti o partite, lo sforzo (e il costo della benzina) si è rivelato utile. Anche a soli 12 anni, il talento di Evan era evidente.

    "Era grande, veloce, bravo con entrambi i piedi. I suoi passaggi erano incredibili per un bambino - ha detto all'Irish Mirror Alan Mathews, ex giocatore e allenatore del campionato irlandese e amico della famiglia Ferguson - Mi ricordava Van Basten dal punto di vista dello stile, perché non era solo una macchina da goal, era anche tatticamente maturo. Aveva tutto".

    Il nome di Ferguson si è presto presto diffuso in tutta l'Irlanda. Non è stata dunque una sorpresa vederlo entrare nel vivaio dei Bohemians nella prima adolescenza.

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  • Evan Ferguson BohemiansGetty Images

    L'esplosione

    Ferguson è finito sotto i riflettori quando nell'estate del 2019 a 14 anni, è subentrato in un'amichevole precampionato tra la prima squadra dei Bohemians e il Chelsea.

    "È stato eccezionale - ha ricordato Trevor Croly, all'epoca vice allenatore dei Bohemians, a Second Captains - Era la prima partita in carica di Frank Lampard e sono sicuro che i giocatori del Chelsea fossero desiderosi di fare molto, molto bene. Evan è stato eccezionale. Mi ha sorpreso il fatto che non l'abbiano preso subito, visto che il Chelsea ha molti soldi".

    In realtà, il Chelsea una richiesta l'ha fatta, ma non è stato l'unico club di Premier League. Sia il Liverpool che l'Everton ci hanno provato, mentre Evan viaggiava regolarmente attraverso il Mare d'Irlanda per allenarsi con le giovanili del Brighton.

    Nel frattempo Ferguson collezionava minuti con la prima squadra del Bohemians, dove ha continuato ad attirare l'attenzione come un veterano.

    "In area era molto aggressivo, spietato - ha spiegato Croly - Ricordo che ha segnato il suo primo goal -annullato - contro il St Patrick's Athletic al Richmond Park. Gli è stato fischiato un fallo che non c'era: con la sua aggressività ha quasi mandato in rete anche il portiere!".

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  • Come sta andando

    Quando Ferguson ha compiuto 16 anni, nell'ottobre 2020, Liverpool e Brighton sono diventate le due opzioni principali.

    "Sono andato a Liverpool un paio di volte - ha detto Evan al The Athletic - avrei giocato un paio d'anni nell'Under 18, poi nell'Under 23, e da lì?".

    Ha invece optato per il Brighton ed è una decisione che, finora, ha dato i suoi frutti.

    Da quando è arrivato nel gennaio del 2021, Ferguson ha segnato 16 goal in 34 presenze nella Premier League 2 con la squadra riserve, esordendo quindi in prima squadra nell'agosto dello stesso anno contro il Cardiff City, in Carabao Cup.

    Ferguson ha segnato il suo primo gol per i Seagulls nella stessa competizione 12 mesi dopo, contro il Forest Green Rovers, e a novembre ha esordito in nazionale con l'Irlanda.

    Entrato dalla panchina l'ultimo dell'anno contro l'Arsenal, Ferguson si è scrollato di dosso William Saliba e ha segnato il suo primo goal nella massima serie, diventando inoltre il più giovane marcatore di Premier League della storia del Brighton.

    Il 18enne attaccante si è poi ripetuto in casa dell'Everton quattro giorni dopo, tanto da indurre il compagno di squadra March a definire la sua prestazione "fenomenale".

  • Evan Ferguson Ireland 2022Getty Images

    Forza e potenza

    Nonostante non sia un gigante, Ferguson ha sempre fatto della potenza fisica il suo principale punto di forza, fin dalla giovane età.

    Di solito era il più grande in campo quando si confrontava con i suoi coetanei, ed è sempre stato in grado di usare la forza fisica a proprio vantaggio. I segnali dicono che sarà in grado di ripetersi anche in prima squadra nel corso della carriera.

    Buon ritmo di gioco, Ferguson sa mettere in difficoltà e difese avversarie e possiede un'ottima capacità di tiro.

    Quand'è senza palla è intelligente nel pressing, anche se ciò non dovrebbe sorprendere, considerato lo stile di gioco che Roberto De Zerbi cerca di promuovere in tutte le sue squadre.

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  • Margini di miglioramento

    Nonostante sia chiaramente un attaccante completo, Ferguson ha ancora molto da imparare: in particolare quando si tratta della capacità decisionale nei pressi dell'area di rigore.

    Evan ha la tendenza a tirare, in particolare dalla lunga distanza, nonostante abbia altre opzioni a sua disposizione. Toccherà a De Zerbi migliorarlo.

  • Robbie Keane Ireland Getty Images

    Il nuovo Robbie Keane?

    L'Irlanda sta ancora attendendo l'erede di Robbie Keane, ritiratosi nel 2016, e la speranza è che questi possa essere proprio Ferguson.

    Evan ha capacità di tiro simili a quelle di Keane, ma le caratteristiche dei due sono diverse. Keane è molto più piccolo di Ferguson e usava la rapidità più che la potenza per avere la meglio sui difensori.

    Lo stile di gioco di Ferguson è più simile a quello della nuova generazione di attaccanti emersa negli ultimi cinque anni: tra questi Erling Haaland, indiscusso testimonial dei numeri 9 veloci e potenti.

    Non sarà facile per Ferguson raggiungere il livello di Haaland, ma non stupitevi se nel corso delle prossime settimane, e dei prossimi mesi, inizieranno paragoni con il centravanti del Manchester City.

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  • Cosa gli riserverà il futuro?

    Il prossimo passo per Ferguson sarà quello di ritagliarsi un ruolo stabile nella prima squadra del Brighton e, avendo firmato a ottobre un nuovo contratto fino al 2026, la speranza del club è quella di tenerlo per molto tempo.

    Più di un club di Championship e League One si è interessato per un prestito in vista del mercato di gennaio, ma il Brighton sembra destinato a respingere qualsiasi offerta, considerato anche il modo in cui Ferguson ha iniziato il 2023.

    Per quanto riguarda il discorso Nazionali, Ferguson sarebbe idoneo a giocare per l'Inghilterra nonostante abbia già debuttato con l'Irlanda, ma c'è già la certezza che non imiterà Declan Rice e Jack Grealish.

    Sia il calcio irlandese che la Premier League, quindi, sono pronti ad accogliere un nuovo centravanti di punta per il quale entusiasmarsi nel corso dei prossimi anni.

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