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Vlahovic Genoa JuventusGetty Images

L'esultanza polemica di Vlahovic: cos'ha fatto dopo aver segnato lo 0-2 in Genoa-Juventus

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O zero o cento: con Dusan Vlahovic raramente esistono vie di mezzo. O non segna per lunghi periodi, o inizia a buttarla dentro senza fermarsi più.

La riprova? Nell'anticipo di campionato tra il Genoa e la sua Juventus. Gara bloccata nel primo tempo e stappata nella prima parte della ripresa proprio da Vlahovic, a segno prima su calcio di rigore e poi su azione.

Il tutto condito da un'esultanza polemica rivolta ai critici, non pochi in queste settimane di magra realizzativa.

  • L'ESULTANZA DI VLAHOVIC

    "Parlate, parlate": questo è il senso dell'esultanza di Vlahovic dopo aver messo a segno la rete dello 0-2 in un Ferraris deserto. Bel goal, peraltro: lancio in verticale di Koopmeiners per il serbo, che ha incrociato col sinistro non lasciando scampo a Gollini.

    Mano ad aprirsi e chiudersi davanti alla bocca, sguardo un po' torvo, una rivincita nei confronti dei detrattori: così Vlahovic, come già accaduto più volte da quando gioca con la Juventus, ha deciso di liberarsi di tonnellate di pressione.

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  • IL PRECEDENTE CONTRO L'INTER

    Non è la prima volta che Vlahovic si lascia andare a un gesto polemico nei confronti di chi ha parlato e scritto male di lui: era accaduto ad esempio nel novembre dello scorso anno nel Derby d'Italia contro l'Inter, terminato 1-1 all'Allianz Stadium.

    Dopo aver segnato la rete del momentaneo 1-0, poi pareggiata già prima dell'intervallo da Lautaro Martinez, Vlahovic si era reso protagonista della stessa esultanza polemica: il gesto del blaterare. Con in più una mano appoggiata all'orecchio.

    Celebre anche il gesto della maglietta alzata all'altezza delle spalle con due dita, per mostrare a tifosi e telespettatori il proprio nome e il proprio numero: Vlahovic l'ha messa in scena più volte, anche nell'estate del 2023, nei giorni del possibile trasferimento al Chelsea in cambio di Romelu Lukaku.

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  • ROTTO IL DIGIUNO

    Così come Lautaro Martinez nel pomeriggio in casa dell'Udinese, anche Vlahovic ha rotto un digiuno che durava da un bel po'. Anche se, a differenza dell'argentino, il centravanti della Juventus era già andato a segno in stagione e in campionato.

    Vlahovic aveva timbrato il cartellino solo due volte, entrambe al Bentegodi contro il Verona. All'esordio contro il Como aveva giocato bene e sfiorato il goal, senza trovarlo. Quindi tre prestazioni deludenti contro Roma, Empoli e Napoli, prima di rifarsi con gli interessi al Ferraris.

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  • LE PAROLE DI MOTTA

    Proprio di lui aveva parlato Thiago Motta nella conferenza stampa della vigilia, imbeccato dai giornalisti presenti:

    "Dusan sta lavorando molto bene. È chiaro che per l'attaccante è importante che la squadra parta bene da dietro. Dobbiamo metterlo in condizioni di concludere al meglio possibile. Lui ha bisogno della squadra e la squadra ha bisogno di lui. Lui sta facendo bene molte altre cose". 

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