E’ una Juventus in fase di costruzione, Buffon: “Basta con il paragone tra Thiago Motta ed Allegri”

La leggenda bianconera, Gigi Buffon, a ‘La Stampa’ spiega: “Quando si interviene serve tempo, i paragoni tra Allegri e Motta solo per infastidire”.

Gigi Buffon si è guadagnato, senza ombra di dubbio, non solo un posto tra i più grandi difensori dell’intera storia del calcio mondiale, ma anche una sedia al tavolo delle più grandi leggende della Juventus.

Ha vestito la maglia bianconera per diciannove stagioni (intervallate da una sola annata vissuta in Francia al PSG), vivendo uno dei periodi più vincenti della storia del club, ma anche mostrando grandissima fedeltà nel frangente più complicato di sempre, decidendo di scendere in Serie B nonostante fosse tra i giocatori più ammirati ed ambiti in assoluto.

Buffon, in un’intervista rilasciata a ‘La Stampa’, ha parlato del momento che sta vivendo la Juventus.

“GRANDE STIMA PER THIAGO MOTTA”
La Juventus è ripartita da Thiago Motta, il tecnico al quale è stato affidato il compito di dare vita ad un ciclo totalmente nuovo.
“Per Thiago ho una grandissima stima e sono molto fiducioso su ciò che sta costruendo”.

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“SERVE TEMPO”
Secondo Buffon, a Thiago Motta va dato il giusto tempo per costruire la nuova Juve.
“Quando si interviene così in profondità ci vuole tempo. Motta è un allenatore meticoloso, preparato, abituato a certi livelli: lo conosco come compagno di squadra, devono dargli tutti una mano”.
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“CON LIPPI IL PASSAGGIO A FOGGIA”
Per spiegare come possa bastare poco per cambiare marcia, Buffon ha ricordato quanto accaduto molti anni fa quando sulla panchina della Juventus sedeva Marcello Lippi.
“Ai tempi di Lippi ci fu il passaggio a Foggia: via col tridente e la stagione decollò”.

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“BASTA CON IL PARAGONE TRA MOTTA E ALLEGRI”
La Juventus è l’unica squadra ancora imbattuta in campionato, ma è anche quella che ha pareggiato di più (ben dieci pareggi in diciassette partite) e quando non sono arrivati i risultati sperati, spesso si sono fatti paragoni tra i risultati ottenuti da Thiago Motta e quelli ottenuti da Massimiliano Allegri.
“Non scherziamo: basta con il paragone tra Motta e Allegri, non sta né in cielo né in terra. Uno ha vinto tanto, Thiago sta cominciando ora, chi li mette a confronto è spinto dalla volontà di infastidire l’ambiente”.
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