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Dragusin TottenhamGetty Images

Dragusin torna alla Juventus? Dall'espulsione lampo al riscatto contro il Manchester City, come sta andando al Tottenham

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Più che dal campo vero e proprio, dove comunque ha già dimostrato di sapersi destreggiare con bravura, è particolarmente difficile slegare il nome di Radu Dragusin dal mercato. Dove, ancor di più, per settimane e settimane è stato uno dei profili più chiacchierati di tutti.

Ve lo ricordate? Storia di gennaio. Dragusin giocava nel Genoa, e giocava decisamente bene. Tanto che mezzo campionato gli aveva appiccicato gli occhi addosso: il Napoli, la Roma, il Milan, un po' chiunque. Ma il Grifone ha sparato alto per tutti, la "povera" Serie A non è riuscita a tenere il passo e il Tottenham ne ha approfittato.

Ora, rieccoci. Anche se il mercato invernale inizierà solo tra un paio di mesi, di Dragusin si è tornati a parlare in ottica Serie A. Venerdì Tuttosport ha rilanciato il suo nome in chiave Juventus, come sostituto di Bremer: sarebbe un ritorno. Ma il romeno è stato avvicinato anche al Napoli e al Milan, con maggiore o minore convinzione.

Per l'ex genoano i tratterebbe del rientro in un torneo dove si è messo in luce, tanto da meritarsi le attenzioni della Premier League. Ma anche di una mezza "fuga" da un posto che, fin qui, non ha mai considerato davvero casa sua.

  • POCHE PRESENZE

    Non è che le presenze di Dragusin in Premier League si contino sulle dita di una mano, ma quasi. Dal momento del suo arrivo a Londra sono 11, di cui appena cinque da titolare. Ben 16, invece, sono le occasioni in cui il romeno è rimasto a guardare i compagni dalla panchina dall'inizio alla fine.

    Prevedibile, forse: a gennaio il Tottenham ha acquistato Dragusin per anticipare la concorrenza, per farlo crescere gradualmente nella propria rosa. Lo considerava e lo considera un giovane (22 anni) dalle buone potenzialità.

    Però, al contempo, quest'anno l'ex difensore del Genoa in campionato ha giocato appena due volte: 90 minuti contro il Newcastle all'inizio di settembre, più un'altra manciata contro il Manchester United all'Old Trafford, partita che la squadra di Postecoglou stava già conducendo per 3-0.

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  • Dragusin Tottenham QarabagGetty Images

    L'ESPULSIONE LAMPO

    Il punto più basso della fin qui breve avventura londinese, però, Dragusin non lo ha toccato in Premier League: lo ha toccato in Europa League, competizione che il Tottenham - a fine mese avversario della Roma - ha iniziato con tre vittorie nelle prime tre giornate del girone.

    Gli Spurs si sono imposti agevolmente anche sul Qarabag all'esordio, alla fine di settembre: 3-0. E lo hanno fatto in inferiorità numerica praticamente dall'inizio alla fine. Il motivo? Il cartellino rosso che lo stesso Dragusin si è visto sventolare in faccia all'inizio della partita.

    Tutto è accaduto dopo 7 minuti: il romeno ha cincischiato da ultimo uomo, si è fatto clamorosamente rubar palla da Zoubir ed è stato costretto a stenderlo mentre questi si stava involando verso Vicario. Fallo a interrompere una chiara occasione da goal, espulsione inevitabile, ingresso nell'incubo. Anche se poi, come detto, gli inglesi si sono comunque imposti in scioltezza.

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  • SEGNALI DI VITA

    Tutto ciò accadeva lo scorso 26 settembre. Poco più di un mese più tardi, il mondo di Dragusin ha cominciato lentamente a capovolgersi. Anche lui è stato uno dei protagonisti del Tottenham che, mercoledì sera, ha battuto ed eliminato il Manchester City dalla Carabao Cup, la seconda coppa nazionale inglese.

    Per carità: Haaland è rimasto in panchina per tutto l'incontro. E dunque la controprova di cosa sarebbe potuto accadere se Dragusin avesse dovuto vedersela col norvegese non esiste. Però giocava Foden, e a partita in corso è entrato pure Bernardo Silva. La stampa inglese ha definito "incoraggiante" la sua prestazione, soprattutto nella ripresa, col Tottenham costretto a difendere il 2-1 del primo tempo.

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  • TITOLARE DOMENICA

    E ora attenzione, perché la bella prestazione col City potrebbe finalmente aprire le porte della titolarità a Dragusin. Anche per un altro motivo: proprio mercoledì si è fatto male Van de Ven, uno degli intoccabili di Postecoglou, costretto a uscire dopo un quarto d'ora circa per un problema muscolare. Il suo rientro avverrà dopo la sosta per le nazionali.

    Detto che neppure l'ex atalantino Romero è al meglio, il Tottenham è in discreta emergenza in vista della partita di domenica contro l'Aston Villa (via alle 15). L'ex atalantino dovrebbe stringere i denti e scendere in campo, proprio in coppia con Dragusin davanti a Vicario. Per quest'ultimo sarebbe (sarà?) una bella occasione per iniziare a mettersi davvero in mostra.

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  • SERVE ALLA JUVENTUS?

    Dragusin, evidentemente, alla Juventus rimpiazzerebbe almeno numericamente Bremer. Lo stesso Cristiano Giuntoli lo ha spiegato in tempi non sospetti: non ci muoveremo per prendere uno svincolato, ma a gennaio chissà. Anche se il suo agente, Florin Manea, ha scartato l'ipotesi di un ritorno a Torino.

    "È reduce da una grande partita contro il Manchester City, ora è concentrato sul prosieguo di stagione - ha detto a TuttoJuve - Vuole far bene con il Tottenham. Lo apprendo dai giornali italiani, onestamente non ne so nulla. Con la Juventus, per quel che mi riguarda, non ci sono stati contatti. L'ultima parola spetterà come sempre in questi casi al club di appartenenza, ma il ragazzo è felice qui al Tottenham".

    Felice anche se il minutaggio è ridotto, anche se i titolari sono altri. La Juve, in attesa di capire se davvero a gennaio un tentativo ci sarà e tenendo in considerazione la smentita dell'agente, tutto questo lo sa. Anche Tottenham-Villa, intanto, dirà qualcosa di più sulle possibilità o meno di un ritorno di Dragusin in Italia.

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