C'è un confine sottile, anzi sottilissimo, pure nella sfumature di una lacrima: di gioia, di dolore. Mattia Zaccagni ha le mani al volto, al triplice fischio di Croazia-Italia.
Le dita gli coprono totalmente il viso: impossibile da scrutarne l'espressione. Forse di gioia. Forse di dolore. Forse fantastichiamo troppo: perché alla fine la rete dell'attaccante della Lazio vale molto più di una qualificazione.
Ha il peso del sollievo per un'eliminazione che, al termine della fase a gironi di Euro 2024, sarebbe stata concreta. E che è sfumata, come le lacrime. Per fortuna.
L'articolo prosegue qui sotto