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Udinese Calcio v Torino FC - Serie AGetty Images Sport

Deulofeu non molla dopo l'infortunio: "Voglio fare la storia e tornare a giocare con l'Udinese"

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No, Gerard Deulofeu non ha alcuna intenzione di abbandonare il calcio giocato, non ancora almeno. Lo spagnolo sta vivendo anni molto difficili a seguito del grave problema al ginocchio che lo tiene fermo da ormai due anni e mezzo.

L'ultima volta che Deulofeu ha giocato è stato nel gennaio 2023, in Sampdoria-Udinese. Da quel momento l'ex Milan non è più sceso in campo per una partita e sta combattendo per provare a risolvere il problema che sta mettendo a serio rischio la sua carriera a solo 31 anni. 

Deulofeu è svincolato già da diversi mesi, ovvero da gennaio 2025, quando è stato risolto il contratto con l'Udinese dopo due anni senza giocare. Il club friulano però non ha smesso di sostenerlo e infatti lo spagnolo continua ad usufruire delle strutture per allenarsi quotidianamente con l'obiettivo un giorno - spera non troppo lontano - di vincere questa battaglia.

Di questo ha parlato nell'intervista rilasciata a Flashscore, dove Deulofeu ha raccontato nel dettaglio quale sia il suo infortunio e tutto quello che sta facendo per superarlo, oltre a ripercorrere alcune tappe della sua carriera, tra cui quella al Milan. 

  • "VOGLIO FARE LA STORIA"

    "Sarà molto difficile, ma voglio fare la storia.Penso di poter essere il giocatore che è stato indisponibile per più tempo e che è riuscito a tornare in campo. Sarebbe un record magnifico e bellissimo per me. E voglio farlo per la mia famiglia e per i miei figli. Sono nati sapendo che sono un calciatore e ora che sono un po' più grandi mi chiedono di tornare, e questo mi spezza il cuore".

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  • "COMBATTO CONTRO LA BIOLOGIA"

    "Bisogna guarire nella zona della cartilagine, perché senza di essa, con l'urto osso contro osso, sarebbe impossibile tornare a giocare. Ma tutta la cartilagine sta meglio e ora dobbiamo pulire l'area e mettere massa muscolare affinché io possa sentirmi meglio e allenarmi mattina e sera", ha spiegato Deulofeu, che sul ritorno in campo ha aggiunto:"Prima mi allenavo un giorno e dovevo fermarmi per altri due. Ora il ginocchio sta reagendo bene e, anche se vedo molto lontano il ritorno, questo è un buon indicatore".

    "E' più di una lesione, è qualcosa di più vicino a un'invalidità permanente, ad avere una protesi nel ginocchio. Non poter fare un passo perché l'osso si scontra con l'osso è molto più grave. Sto combattendo contro la biologia e anche contro la testa".

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  • "HO PENSATO DI SMETTERE MOLTE VOLTE"

    Deulofeu sottolinea la difficoltà di affrontare una situazione del genere ma anche la convinzione di non mollare: "Non riesco a contare il numero di volte in cui ho pensato di smettere... ma sa, ho anche un'équipe alle spalle, esperti di psiconeuroimmunologia su cui faccio affidamento. E queste esperienze mi hanno fatto rimanere di sasso. Sarà molto difficile per me arrendermi o gettare la spugna. Il mio è un miracolo e ci proverò fino all'ultimo".

  • "UDINESE? UN VOTO DI FIDUCIA"

    Lo spagnolo ha parlato poi di come l'Udinese lo stia supportando: "Abbiamo risolto il contratto di comune accordo, ma io continuo la riabilitazione e a stare con i miei compagni di squadra, con il mio presidente, nelle mie strutture. È come un voto di fiducia, di pazienza, da parte del presidente nei miei confronti, che mi dice: 'Ehi, ti stiamo aspettando perché sei parte di noi, ti vogliamo bene e crediamo che tu possa tornare'.

    "Vivo con loro ogni giorno e vivo l'Udinese, le vittorie e le sconfitte come se fossero mie. Quello che sento ancora è che credo di poter tornare a giocare con loro", mentre sul rapporto con la famiglia Pozzo: "Li conosco molto bene, ho un rapporto spettacolare con ognuno di loro. Sono stato con Gino al Watford, continuo con lui qui, con suo padre Gianpaolo, con Magda Pozzo. Il rapporto è spettacolare. Per questo mi è stata data questa opportunità e loro mi stanno aspettando. Sono grato e spero di ripagare questa fiducia con il mio ritorno e dedicarlo al mio presidente".

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  • "POTEVO RIMANERE AL MILAN, È CAMBIATO IL PROPRIETARIO..."

    Deulofeu però ha anche ripercorso la sua carriera ed ha usato grandi parole per il Milan e quell'esperienza: "Il primo giorno metti piede nella città di Milano e ti fanno capire cosa significa essere un giocatore del Milan. È il club più grande d'Italia, il più storico".

    Il fantasista ha spiegato poi l'addio: "Avrei potuto rimanere a giocare con la maglia numero 7 del Milan. Ma non dipendeva nemmeno da me. I proprietari, Berlusconi e Galliani, mi volevano, ma poi è arrivato un altro proprietario che non ha considerato l'opzione".

  • "VORREI VEDERE GIOCATORI CHE SENTONO L'AMORE PER IL MILAN"

    "Mi fa un po' male vedere le cose in questo modo. Vorrei vedere quei giocatori che sentono davvero l'amore per il Milan, perché io l'ho sentito per i mesi in cui sono stato lì", ha detto sugli ultimi anni difficili che ha vissuto il Milan, aggiungendo: "I Davide Calabria, i Sandro Tonali, vorrei vederli a Milano. Che muoiono per la maglia e sanno dove giocare. Quindi, finché non ci saranno giocatori in grado di sentire questa appartenenze, è difficile riportare il Milan dove deve stare".

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