La decisione dell'Atletico Madrid: niente biglietti delle prossime cinque trasferte per gli abbonati in Curva

"L'Atletico Madrid ha deciso di non vendere i biglietti del settore ospiti a nessun abbonato della 'Grada de Animación' per le prossime 5 partite che la prima squadra giocherà in trasferta contro Betis (27 ottobre), Unió Esportiva Vic (31 ottobre ), PSG (6 novembre), Maiorca (10 novembre) e Sparta Praga (26 novembre). Questo pomeriggio il club ha informato tutti i soci abbonati di quel settore dello stadio del provvedimento adottato".

Alla base di questo provvedimento vi sono le sanzioni che l'Atletico Madrid ha ricevuto di recente per il comportamento poco ortodosso tenuto da una minoranza dei propri tifosi.

Il primo caso coincide con i disordini avvenuti durante il derby contro il Real Madrid, che hanno portato alla chiusura di un settore dello stadio per tre incontri e alla proposta, formulata dalla Commissione antiviolenza, di chiudere completamente lo stadio per due settimane, oltre a due sanzioni pecuniarie del valore di 105000 euro.

Minoranza protagonista in negativo anche in occasione della trasferta di Lisbona contro il Benfica: la Commissione d'Appello della UEFA ha imposto il divieto di vendita dei biglietti per un match casalingo in Champions League (pena sospesa per un periodo di un anno) per comportamento razzista e/o discriminatorio, infliggendo anche una multa di 30000 euro.

"Non intendo giustificare il comportamento di una piccola minoranza - le parole del CEO Miguel Angel Gil - che non rappresenta i tifosi dell'Atletico Madrid e i valori del club. Siamo chiari sul fatto che il loro comportamento è inaccettabile, non li vogliamo qui. Siamo stanchi di ripetere che combattiamo contro la violenza e il razzismo, lo stiamo facendo da tempo. Perseguiamo questi comportamenti da anni ed espelliamo i responsabili. Il nostro impegno è continuare a farlo con l'aiuto di chiunque voglia sostenerci. Sfortunatamente, non è solo un nostro problema, esiste nella nostra società, anche se alcune persone vogliono concentrarsi esclusivamente su di noi. È un problema di tutti e dobbiamo risolverlo insieme".