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Openda David Vlahovic Belgio Canada SerbiaGetty Images

La "cura" Nazionali non funziona: David, Openda e Vlahovic a secco anche con Canada, Belgio e Serbia

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La pausa per le Nazionali può rappresentare un’occasione preziosa per recuperare energie, sia fisiche che mentali, o per ritrovare fiducia in momenti di difficoltà.

In altri casi, però, può accadere l’opposto: la sosta finisce per confermare un periodo negativo, invece di interromperlo.

È proprio ciò che sta vivendo la Juventus con le sue tre prime punte - Jonathan David, Lois Openda e Dusan Vlahovic - che con Canada, Belgio e Serbia non sono riusciti a lasciare il segno.

  • UN DIGIUNO PREOCCUPANTE CON LA JUVENTUS

    Quattro partite senza goal: è questo il dato negativo che accompagna le prime punte della Juventus nelle ultime quattro uscite stagionali, tra Serie A e Champions League.

    L’ultima rete segnata da un centravanti bianconero risale infatti al 16 settembre, quando Vlahovic, entrato nella ripresa, realizzò una doppietta contro il Borussia Dortmund.

    Da allora, i quattro goal messi a segno dalla squadra portano la firma di Conceicao (due), Gatti e Cabal, con la formazione di Tudor che ha pareggiato in tutte e quattro queste partite.

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  • A SECCO ANCHE CON LA NAZIONALE

    La convocazione in Nazionale poteva rappresentare l’occasione ideale per ritrovare il feeling con il goal, ma così non è stato.

    David ha disputato tutti i 90 minuti con il suo Canada dell’amichevole persa 1-0 contro l’Australia, offrendo un buon contributo alla squadra in termini di movimento, sponde e gioco spalle alla porta, ma senza mai arrivare alla conclusione.

    Anche Vlahovic è partito titolare ed è rimasto in campo per l’intero incontro, ma è risultato tra i più deludenti nella Serbia, sconfitta 1-0 in casa dall’Albania in un match cruciale in ottica qualificazione ai playoff Mondiali, che è costato poi le dimissioni del ct Stojkovic.
    Il suo bilancio: quattro tiri, tre grandi occasioni sprecate, 58% di passaggi riusciti, tre dribbling riusciti su sette tentati e tre duelli vinti su dodici totali.

    Infine, Openda ha giocato la mezz’ora finale nella sfida tra Belgio e Macedonia del Nord, ma non ha inciso: un solo tiro verso la porta nel pareggio a reti inviolate.

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  • TUDOR HA BISOGNO DEI GOAL DEI SUOI ATTACCANTI

    Sulla carta, l’attacco della Juventus resta uno dei più completi e competitivi della Serie A, ma finora le risposte sul campo non sono arrivate.

    David, Openda e Vlahovic sono tre attaccanti di assoluto livello, ma dopo sei giornate di campionato il loro bottino complessivo è di appena tre reti.

    Tudor deve trovare al più presto una soluzione definitiva per il ruolo di numero nove, così da dare concretezza alla manovra offensiva e riportare la squadra alla vittoria.

  • YILDIZ UNICA NOTA POSITIVA

    La nota più lieta di questo avvio di stagione della Juventus resta senza dubbio Yildiz, sempre più simbolo della squadra nonostante la sua giovanissima età.

    Anche con la Nazionale, infatti, il classe 2005 ha lasciato il segno, dimostrando - qualora ce ne fosse ancora bisogno - di essere pronto a incidere su qualsiasi palcoscenico.

    Nel 6-1 rifilato alla Bulgaria, il numero 10 bianconero ha messo a segno una doppietta e propiziato l’autorete di Popov, sfortunato nel deviare nella propria porta un pallone spazzato in affanno sulla pressione del talento turco.

    Segnali incoraggianti, dunque, che permettono a Tudor di aggrapparsi a una certezza sempre più solida: Yildiz è - e sarà - il centro della sua Juve.

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