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Conceicao Milan Supercoppa crisi GFXGOAL

Crisi Milan: da Riyadh alla contestazione, l'effetto Conceicao è già finito

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Due mesi. Due mesi nei quali dalla rinascita si è tornati nel baratro della crisi.

Il Milan è nuovamente affondato, ritrovandosi in un mare di dubbi legati al futuro ed errori commessi in un presente che vede la zona Champions allontanarsi all'insegna di un clima incandescente.

Il ko con la Lazio ha sancito il capolinea dell'effetto Conceicao, bravissimo a portare la scossa col trionfo in Supercoppa ma adesso anch'egli annegato in mezzo ai problemi d'identità di una squadra e di un club contestato dal cuore pulsante rossonero.


  • FC Internazionale v AC Milan - Italian Super Cup FinalGetty Images Sport

    RIYADH LONTANISSIMA

    E pensare che l'avvicendamento tra connazionali, con Fonseca esonerato e l'ex Porto scelto al timone, a gennaio pareva aver dato ottimi frutti: pronti via e Supercoppa Italiana sollevata al cielo in quel di Riyadh, contro ogni previsione e nel modo più entusiasmante possibile.

    Juve battuta in rimonta, Inter sconfitta in finale al 90': l'Arabia aveva fatto vedere sprazzi di un Milan indiavolato e pronto a rimettere insieme i cocci di una prima parte della stagione costellata da bassi piuttosto che alti. E invece…

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  • SUPERCOPPA E MERCATO SEMPLICI PALLIATIVI

    Invece Leao e compagni stanno incarnando alla perfezione quello che da troppo tempo ormai risulta il letmotiv del DNA calcistico nelle corde dei big della rosa: talento da vendere ma tanta discontinuità, abbinata a preoccupanti passaggi a vuoto nei momenti che contano.

    Il trionfo in Supercoppa ad oggi appare un semplice palliativo, così come un palliativo - seppur la stagione possa ancora offrire temi - sembra essere stato il mercato pirotecnico di gennaio.

    Joao Felix, Gimenez, Walker: grandi colpi e impatto super esattamente come quello avuto da Conceicao, che però - tra enigmi tattici, problemi fisici e pochi palloni giocabili - si ritrovano nel calderone della contestazione.

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  • AC Milan Santiago Gimenez 2024-25Getty Images

    MONDO MILAN IN CRISI D'IDENTITÀ

    Il tunnel del Milan, più che da una crisi tecnica, appare caratterizzata da uno smarrimento dell'identità: l'enorme storia del club e il rendimento altalenante offerto sul campo 'calpestano' la tradizione di una squadra abituata a vincere e ad affascinare che al momento, invece, sta producendo esattamente l'opposto.

    Lo sanno bene i tifosi, in particolare quelli della Sud, entrati 15' dopo a San Siro contro la Lazio e protagonisti di un coro incessante rivolto alla proprietà ("Cardinale devi vendere, vattene!") abbinato - al triplice fischio che ha sancito l'1-2 biancoceleste - ai più classici dei "Ci avete rotto il ca**o" e "Andate e lavorare" destinati invece ai calciatori.

  • CONCEICAO: "LAVORARE ANCORA DI PIÙ"

    Conceicao, che al momento - come riferito da 'Sky' - incassa la fiducia della dirigenza, in sala stampa ha mostrato di non volersi arrendere, fornendo segnali di professionalità e attaccamento. Seppur il futuro appare lontano da Milanello.

    "Io sono coi miei giocatori, sono qui per difendere loro e il mio spogliatoio. Se dovrò lavorare due tre ore in più, lo farò. Siamo in una fase negativa a livello di risultati e di episodi. Continuiamo a lavorare ancora di più, forte. I giocatori farebbero lo stesso per me? Sì, è chiaro. Se non lo sentissi, lo direi".

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  • COPPA ITALIA E QUARTO POSTO 'BRODINI'

    Adesso, dopo 3 sconfitte consecutive, un percorso Champions mandato in soffitta dal Feyenoord e uno Scudetto andato da tempo, non resta che aggrapparsi alle chances di quarto posto.

    Un obiettivo complicatissimo, non solo per il momento ma anche per la bagarre che regna nella corsa all'Europa dei grandi: Lazio, Juve, Bologna, Fiorentina e l'arrembante Roma rappresentano clienti scomodissimi e complicano la risalita dei rossoneri, a cui la Coppa Italia (derby in semifinale con l'Inter) sa di mesto brodino per alleviare un flop ingiustificato.