Conte sta vincendo la sua scommessa: Lukaku è già il vero trascinatore del Napoli

Al Napoli sono bastati appena 28” per trovare la rete del momentaneo 1-0. A siglarla è stato McTominay (al suo secondo goal stagionale dopo quello in Coppa Italia contro il Palermo), ma nell’occasione fondamentale è stato il lavoro di Lukaku.

Il centravanti belga, dopo aver ricevuto palla spalle alla porta, è stato bravissimo nel difenderla con il fisico, nel tenere a bada il marcatore Kempf, per poi girarsi rapidamente e servire il compagno con un passaggio di sinistro. A quel punto, McTominay, dopo essere penetrato in area, ha trafitto Audero con una conclusione di chirurgica precisione.

Lukaku, al 53’, ha poi avuto il merito di riportare avanti il Napoli quando il risultato era ancorato sull’1-1.

Dopo un fallo in area di Sergi Roberto ai danni di Olivera, l’attaccante belga (protagonista anche nel corso di questa azione), ha fatto suo il pallone per incaricarsi della battuta dal dischetto.

Lukaku ha deciso per una conclusione centrale spiazzando il portiere del Como che si era tuffato sulla sua destra.

A chiudere definitivamente i giochi è stato David Neres che all’86’ ha siglato la rete del definitivo 3-1.

Anche in questa occasione però, grandissimi meriti vanno dati a Romelu Lukaku che si è letteralmente inventato un assist di straordinaria fattura.

Ricevuto il pallone all’altezza della trequarti e ancora con le spalle alla porta, prima ha retto con il fisico il tentativo di intervento del suo diretto marcatore e poi ha lasciato partire un passaggio ‘no look’ filtrante con il quale ha tagliato tutta la difesa del Como.

Sulla sfera si è avventato David Neres che, partito in velocità, non ha avuto problemi nel battere Audero di sinistro una volta entrato in area di rigore.

I numeri dicono che quello di Lukaku è stato fin qui un rendimento altissimo: nessuno nel Napoli ad oggi incide più di lui.

Da quando veste la maglia azzurra, in Serie A ha messo a segno tre reti accompagnate da quattro assist. Tutto questo nel giro di sole cinque partite e la cosa si traduce in un dato incredibile: da quando il campionato italiano è tornato ad essere a 20 squadre, ovvero dalla stagione 2004-2005, nessun giocatore è riuscito a prendere parte a più azioni da rete nelle prime cinque presenze.

Quando il Napoli ha ufficializzato l’acquisto di Lukaku, Antonio Conte non ha avuto il minimo timore nello sbilanciarsi per lui: “Ci metto la mano sul fuoco”.

E’ stato l’attaccante che ha fortemente voluto nel corso di tutta l’estate, il bomber scelto per raccogliere la pesantissima eredità lasciata da Victor Osimhen e i fatti gli stanno dando ragione.

Aveva avuto modo di lavorare con lui in passato e sapeva esattamente cosa attendersi, tuttavia erano in molti ad avere dei dubbi sulle sue condizioni dopo mesi vissuti da separato in casa al Chelsea.

Lukaku non solo ha ripagato la fiducia che è stata riposta in lui segnando subito contro Parma e Cagliari ma, nonostante il suo stato di forma non sia ancora dei migliori, si è ritagliato il ruolo di leader tecnico di una squadra che ora sogna in grande.

E’ per caratteristiche il perno capace di far salire la squadra, di tenere il pallone e di dare un senso ad ogni manovra offensiva dei partenopei.

Viene da chiedersi cosa sarà capace di fare quando anche la condizione migliorerà.

Lukaku, parlando ai microfoni di ‘Sky’ dopo la vittoria contro il Como, ha commentato il momento che sta vivendo.

“Sono arrivato tardi, ma mi sono già integrato e tutto il merito va dato ai compagni, allo staff tecnico e ai tifosi. Adesso dobbiamo continuare così. Dobbiamo restare compatti e quando c’è l’occasione dobbiamo far male. E’ questo che ci siamo detti ed è ciò che abbiamo fatto. Dobbiamo fare meglio in contropiede è questo che dobbiamo rivedere in ottica futura”.