La clausola di Dybala torna operativa dal 1° gennaio: la Joya può lasciare la Roma per una cifra bassissima

Nello specifico, sostiene il quotidiano, la clausola di Dybala ha un valore più basso rispetto ai 20 milioni di cui si è sempre parlato: un club, che sia italiano o estero, desideroso di contare sulle prestazioni del campione argentino dovrebbe sborsare appena 13 milioni di euro.

Numeri nemmeno paragonabili, evidentemente, a quelli ormai fuori controllo in voga nel mercato mondiale da qualche anno a questa parte. Specialmente considerando il valore assoluto di Dybala.

La Roma ha una strada per annullare la clausola di Dybala, ma solo se a pagarla - dunque, dietro alla corresponsione di 13 milioni di euro - sarà un club italiano: in questo caso il club giallorosso si ritroverebbe costretto a pagare all'argentino un bonus, quantificabile tra i tre e i cinque milioni.

Nulla da fare, al contrario, se a decidere di pagare la clausola rescissoria di Dybala sarà un club estero: in questo caso l'ex bianconero sarebbe libero di lasciare la Roma.

Naturalmente non tutto è così semplice: non basta che una qualsiasi società accetti di sborsare i famosi 13 milioni, ma serve anche il placet dello stesso Dybala. Ovverosia, che l'ex juventino accetti di cambiare squadra, città e magari campionato ripartendo da zero. Uno scenario che, in questo momento, è piuttosto lontano dalla realtà.

Dybala, sottolinea ancora la 'Gazzetta', non ha infatti alcuna intenzione di lasciare la Roma. Ed è una volontà che, nonostante la presenza minacciosa della clausola rescissoria all'interno del proprio contratto, resiste in maniera decisa.

Il contratto dell'attaccante argentino scade tra un anno e mezzo, il 30 giugno del 2025, con opzione di rinnovo per un'ulteriore stagione.