Sette minuti più recupero. A Noah Okafor, molto spesso, possono bastare anche le briciole per lasciare il segno. E contro il Torino, nel soffertissimo debutto in campionato del nuovo Milan di Paulo Fonseca, è andata proprio così.
Okafor è stato inserito dall'allenatore all'83' al posto di Calabria, con i granata già in doppio vantaggio grazie all'autorete di Thiaw e a Zapata. Fuori un terzino, dentro un elemento offensivo in più. Una sorta di mossa della disperazione, di "o la va o la spacca", come spesso si usa fare in questi casi.
Ha funzionato: in pieno recupero, proprio Okafor ha trovato il guizzo del definitivo 2-2, quello che se non altro ha evitato al Milan e a Fonseca l'umiliazione e l'imbarazzo di un ko casalingo all'alba della nuova stagione.