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Vanja Vlahovic Atalanta gfxGOAL

Chi è Vanja Vlahovic, l'attaccante della Primavera dell'Atalanta lanciato in Serie A da Gasperini

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Questione d'omonimia. C'è Zlatan Ibrahimovic e c'è il meno famoso Arijon Ibrahimovic. C'è Dusan Vlahovic e c'è Vanja Vlahovic. Che non è celebre come il centravanti della Juventus, ma sogna in cuor suo di diventarlo. E intanto, mentre aspetta, si prende il lusso di distruggere da solo proprio i giovani bianconeri. Ironia del destino.

Vlahovic è la speranza dell'Atalanta, che da sempre punta fortissimo su un settore giovanile florido e pieno di elementi futuribili. Che si tratti di calciatori italiani o stranieri. L'ultimo di questi, quel Giorgio Scalvini che in pochissimi anni è passato dalle sfide contro i ragazzini della propria età a Wembley, con la maglia della Nazionale dei grandi.

Nel dettaglio: il giovane Vanja è il centravanti della formazione Under 23, allenata da Francesco Modesto. Dopo aver ricoperto il ruolo di bomber della Primavera di Bosi, l'attaccante serbo è ora il riferimento offensivo della seconda squadra nerazzurra. E ora è arrivato anche il tanto atteso esordio in Serie A.

  • L'ESORDIO IN SERIE A

    Il 24 settembre 2024, Vanja Vlahovic ha esordito in Serie A nel corso del match tra Atalanta e Como.

    Sul parziale di 1-3 in favore dei lariani, Gasperini l'ha gettato nella mischia per il finale di partita - al posto di Ederson - e il classe 2004 a tempo praticamente scaduto si è procurato il calcio di rigore poi trasformato da Lookman.

    Un debutto dunque positivo per il giovanissimo attaccante, nonostante la beffarda sconfitta di misura per la Dea.

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  • CHI È VANJA VLAHOVIC: RUOLO E CARATTERISTICHE

    Numero 9 sulle spalle, Vanja Vlahovic fa l'attaccante di mestiere. Come il più celebre Dusan. Anche se a differenza dell'omonimo juventino, con cui non condivide alcun legame di parentela, è meno centravanti e più punta di movimento, oltre ad essere meno fisicato (1 metro e 84 contro il metro e 90 del collega).

    Insomma: Vlahovic junior può essere considerato il classico attaccante moderno. Uno che si muove lungo tutto il fronte offensivo, che dà una mano alla squadra, che fa anche della velocità una delle proprie armi. Uno che magari potrà toccare pochi palloni durante i 90 minuti, ma che intanto segna, appunto. Parecchio e in tutti i modi: di testa, di rapina, in bello stile.

    “Segnare fa parte del mestiere dell’attaccante - ha detto a settembre al sito dell'Atalanta - Anche se da bambino giocavo da ala, a destra o a sinistra. Il primo allenatore che mi ha impostato stabilmente come punta centrale è stato Zvonko Popovic e per questo lo ringrazierò sempre perché è un ruolo che amo. Cerco spesso di guardare gli attaccanti della prima squadra per cercare di rubare loro qualche segreto: mi piace guardare tutte le partite, in tv o specialmente dal vivo, per vedere i movimenti che fanno, come aprono o attaccano gli spazi, insomma come si comportano nelle varie situazioni di gioco”.

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  • EX PARTIZAN. COME DUSAN

    Un altro punto in comune tra i due Vlahovic? Le origini calcistiche. Come Dusan, anche Vanja è arrivato in Italia da Belgrado e dal Partizan: il club della Capitale lo ha inserito nel proprio settore giovanile in tenera età, ad appena 10 anni, consentendogli di crescere fino ad arrivare a un passo dalla prima squadra.

    Con i grandi, Vlahovic è andato in panchina (anche in Conference League) senza mai riuscire a esordire: l'Atalanta ha deciso così di anticipare la concorrenza presente e quella futura, prelevandolo nell'estate del 2022 - inizialmente in prestito, per poi riscattarlo un anno più tardi - con l'intento di portare avanti a Bergamo la sua crescita calcistica e umana.