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KoleoshoGetty

Chi è Koleosho, il giovane in ascesa a suon di dribbling: futuro dell'Italia

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Luca Warrick Daeovie Koleosho è figlio del mondo. Ha sangue africano, nord-americano, europeo. Il nuovo che avanza in Premier League, forse il futuro dell'Italia. Un aspetto è collegato all'altro, considerando come l'ascesa del giovane attaccante lo ha portato ad una chiamata in una Nazionale maggiore nel brevissimo periodo.

Dopo la chiamata nell'Under 21 azzurri, Luca Koleosho potesse essere uno dei volti nuovi dell'Italia di Spalletti.

Koleosho è giovane, tecnico, rapidissimo, con voglia di spaccare il mondo ed essere il nuovo simbolo dell'Italia. Quello che dopo l'esordio lampo con Mancini sembrava poter essere Gnonto, ora finito un po' nel dimenticatoio.

Certo, Gnonto è giovanissimo e potrà essere uno dei simboli della nuova Nazionale azzurra, ma ora c'è Koleosho ad avanzare per prendersi la scena: passo dopo passo, dribbling dopo dribbling.

  • L'ARTE DEL PUNTARE L'UOMO

    Non si tratta di solito elogio dei decenni passati dato alla nostalgia, ma semplicemente della realtà dei fatti basata su dati e statistiche.

    Rispetto al passato, infatti, sono decisamente meno i giocatori in grado di saltare l'uomo o comunque pronti a provare la giocata su uno o due avversari. Il calcio si è evoluto e per i giocolieri le possibilità si sono ridotte.

    L'arte del dribbling è calata, ma in Premier i nuovi arrivati - tradotto come giovani - avevano portato nel 2023/2024 aria fresca per rinnovarla. Parliamo del campionato migliore al mondo, in cui Koleosho in autunno era primo per dribbling tentati.

    Il classe 2004, nato a Norwalk (Stati Uniti) provava più giocate di chiunque. Giocatori del City, dell'Arsenal, dello United. Tutti dietro al talento della Nazionale azzurra, in vetta davanti a Mitoma e Sterling.

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  • Luca Koleosho EspanyolGetty

    QUATTRO NAZIONALI

    Koleosho ha giocato per l'Under 15 statunitenste in virtù della nascita a Norwalk, Connecticut. 19 anni compiuti nel settembre 2023, Luca ha accettato la chiamata della Nazionale azzurra Under 19 prima e Under 21 poi, grazie alla madre: canadese, ma con origini italiane.

    "Quando mi hanno chiamato ho detto subito sì, avevo sempre sognato di giocare con l'Italia e ho colto al volo l'occasione" ha rivelato Koleosho alla Gazzetta dello Sport. "E devo dire che oggi sono davvero felice di essere parte di questo gruppo, mi sento coinvolto, mi piace".

    Koleosho sembra aver scelto l'Italia per 'i grandi', tra quatto opportunità diverse: il Canada, gli Stati Uniti per cui ha optato inizialmente a livello giovanile, il colore azzurro e infine la Nigeria, patria del padre.

    In teoria Koelosho era già stato convocato dal Canada, intesa come rappresentativa maggiore, ma non è sceso in campo tra cancellazioni e vari problemi di sorta e dà così la possibilità a Spalletti di poterlo convocare. Forse già adesso.

    Luca parla quattro lingue e a 11 anni si è trasferito in Spagna per giocare con il Reus, prima di approdare all'Espanyol e cominciare ad assaggiare gli ambienti del grande calcio.

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  • DA BARCELLONA AL LANCASHIRE

    "Mi vedrei bene in Premier League, è il miglior torneo al mondo in questo momento e giocarci sarebbe favoloso, ma anche la Serie A mi piace, è competitiva".

    Koelosho parlava così nel luglio 2023, dopo le prime due stagioni professionistiche a Barcellona con la maglia dell'Espanyol: 7 presenze e 1 goal tra le varie presenze con la formazione giovanile biancoblu prima di essere selezionato dal campionato che sognava.

    Poche settimane dopo la sua dichiarazione, infati, Koelosho è stato prelevato dal Burnley di Kompany, neopromosso in Premier. Una squadra che nel corso dei primi due mesi di campionato aveva mostrato buone trame di gioco, spinto da un tecnico che ha imparato da Guardiola e vive la panchina in modo passionale, senza riuscire però ad ottenere risultati comfortanti.

    Alla fine il Burnley è retrocesso e Koleosho non si è mosso: gioca nella B inglese.

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  • Luca KoleoshoGetty Images

    DIETRO YAMAL E MARTINELLI

    Tornando al pezzo forte della casa, il dribbling, Koleosho è stato inserito al terzo posto nella classifica dei migliori dribblatori Under 23 al mondo (in campo per almeno 450 minuti).

    La graduatoria, stilata dal CIES (osservatorio mondiale del calcio) nel 2023, è stata creata moltiplicando la frequenza dei dribbling riusciti nelle partite di campionato nazionale, la percentuale di successo dei dribbling tentati, nonché il livello sportivo delle partite giocata.

    Lamine Yamal era al primo posto con un indice di 3.18, Martinelli dell'Arsenal a 3.16, mentre Koelosho chiudeva il podio a 3.05. Tra i migliori anche Kvaratshkelia a 3.02 e Matias Soulé, nono a 2.66.

    Insomma, la capacità da ala ambidestra è settimana dopo settimana apprezzata da nuovi ammiratori, pronti a renderlo con grande clamore il nuovo grande esterno appetibile per le big mondiali.

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  • DIVENTARE IDOLO

    "Non lo abbiamo lanciato in campo a forza, non c'era motivo per noi di metterlo davanti a chiunque altro se non per le sue prestazioni in allenamento e in partita" aveva detto Kompany nel 2023, entusiasta per le capacità di Koleosho.

    "La cosa emozionante è che ha appena compiuto 19 anni. Non costruiremo la nostra stagione attorno a un giocatore di 19 anni, ma se si comporta come sta facendo non gli toglieremo il suo slancio”.

    Il Burnley non starà lavorando attorno a Luca, ma il mondo di Turf Moor è aggrappato alle giocate del suo nuovo idolo.

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