Come detto, Compagno dopo essere diventato il miglior marcatore italiano nella storia della massima serie in Romania è uno dei migliori attaccanti italiani al mondo, e questo gli è valsa la chiamata in Nazionale, arrivata a inizio marzo 2023. Dopo un lunghissimo percorso che lo ha visto maturare in tanti aspetti della sua vita.
“A me la forza l'ha data il periodo in cui prendevo 400 euro, che sono andato a vivere con la mia ragazza e andavamo a fare la spesa con la calcolatrice per capire se ci entravamo. Queste cose mi hanno dato la forza. Sono pragmatico: nel calcio ci sono i famosi treni che passano, ma se semini bene, se ti sacrifichi, se dai la massima dedizione per avere qualcosa alla fine ti arriva. Presto o tardi, in un modo o in un altro arriva la strada giusta. Semplicemente: non mi reputo lo stesso giocatore che ero in Italia. Ho avuto un problema alle ginocchia che poi ho risolto: sono un giocatore diverso e, anzi, per questo motivo non biasimo né il Catania né il Torino per non avermi dato un’opportunità. La mia maturità calcistica è arrivata dopo”, racconta a GOAL.