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Calafiori Arsnal jigsaw GFXGOAL

Calafiori è il pezzo che mancava al puzzle dell'Arsenal: come può inserirsi nella difesa dei Gunners

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Diciamocelo: non ci si aspettava granché dall'Italia a Euro 2024. E alla fine i giocatori di Luciano Spalletti hanno tutto sommato rispettato le attese, zoppicando nella fase a gironi e venendo umiliati dalla Svizzera agli ottavi di finale. Una delle poche note liete della spedizione in Germania? Riccardo Calafiori.

Il 22enne difensore del Bologna non ha mostrato segni di nervosismo nonostante fosse all'esordio in partite da tre punti con la maglia azzurra, aiutando l'Italia a battere per 2-1 l'Albania in rimonta. In coppia con Bastoni, Calafiori ha dominato sia sui palloni aerei che su quelli bassi, sbagliando raramente un passaggio e guidando la squadra.

Una prestazione che ha impreziosito un Europeo positivo a livello personale, nonostante l'autorete contro la Spagna. Tanto che, ora, Calafiori si è guadagnato un trasferimento in Premier League per giocare con l'Arsenal.

  • Gabriel Saliba 2023-24Getty Images

    PERCHÉ L'ARSENAL HA PRESO CALAFIORI

    Potrebbe sembrare strana l'insistenza da parte dei Gunners nei confronti di Calafiori. E, in generale, il fatto che Mikel Arteta considerasse il rafforzamento in difesa la priorità del mercato estivo. Del resto l'Arsenal ha avuto nella scorsa stagione il rendimento difensivo migliore della Premier League, soprattutto grazie alla solidità di Saliba e Gabriel Magalhaes. Ma in realtà c'è dell'altro.

    È chiaro che Arteta necessita di una maggiore profondità della rosa per provare finalmente a togliere lo scettro dalle mani del Manchester City. Qualsiasi infortunio a Saliba o Gabriel, ad esempio, richiederebbe probabilmente lo spostamento di Ben White al centro, una mossa che lo spagnolo vorrebbe evitare considerando l'efficacia dei duetti sulla destra tra l'ex giocatore del Brighton e Bukayo Saka.

    Ma Calafiori non deve essere visto solo come un'opzione secondaria. Anzi: potrebbe addirittura essere in grado di sostituire Gabriel e prendersi la maglia da titolare. Non dimentichiamo che Arteta ha lasciato fuori il brasiliano all'inizio della scorsa stagione, anche se le prestazioni di quest'ultimo negli ultimi nove mesi fanno sì che in partenza il titolare non possa che essere lui.

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  • Arteta Guardiola Getty Images

    APPROCCIO IN STILE CITY

    Per questo motivo, sembra avere senso soprattutto pensare a Calafiori nella problematica posizione di terzino sinistro. Nella scorsa stagione i vari Tomiyasu, Kiwior e Zinchenko si sono alternati nel ruolo dopo che Jurrien Timber si è rotto il crociato all'esordio, il che contrastava nettamente con la continuità di White sul lato opposto.

    Non sarebbe una sorpresa vedere Arteta optare per Calafiori per risolvere questo enigma, anche se Timber è di nuovo a disposizione. Nelle ultime stagioni, il manager dei Gunners si è sempre più innamorato di centrali capaci di giocare sulla fascia. Come White, Tomiyasu e Kiwior. E come Calafiori, che proprio da terzino ha come noto iniziato la propria carriera, prima di essere spostato in mezzo da Thiago Motta.

    In questo senso si possono notare dei parallelismi tra l'Arsenal e Manchester City. Nei campioni d'Inghilterra, sia Gvardiol che Aké hanno traslocato dal centro alla posizione di terzino sinistro sotto la guida di Pep Guardiola. A volte lo spagnolo è persino riuscito a schierare quattro centrali di fatto nella propria linea difensiva: una scelta estremamente deliberata, come ha spiegato lui stesso dopo il trionfo nella finale di Champions League del 2023 contro l'Inter: "Con quattro difensori centrali difendiamo correttamente nella nostra area".

    In sostanza, è tutta una questione di controllo, o "dominio", come il manager dell'Arsenal descrive la situazione tattica. Non solo i "terzini" dell'Arsenal e del City sono bravi nel gioco aereo e intelligenti in difesa, il che rende più difficile per gli avversari attaccare in modo efficace, ma sanno anche trattare la palla, aiutando le rispettive squadre a mantenere il possesso.

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  • Riccardo-Calafiori(C)Getty Images

    LE PROSPETTIVE DI CALAFIORI

    Calafiori potrà soddisfare i complessi requisiti di Arteta come terzino sinistro? Dal punto di vista fisico, sembra essere in grado di farlo. Alto, bravo di testa, nella scorsa stagione si è piazzato al quinto posto nella classifica dei difensori con più duelli aerei vinti.

    L'ex giallorosso inoltre apprezza il contatto fisico e non ha paura di effettuare un tackle per riconquistare la palla. A volte può sbagliare il tempo di un contrasto, sì, ma superarlo è generalmente un compito non semplice: basti pensare che che ha tolto il pallone a circa il 70 per cento degli avversari affrontati in Serie A nel 2023/2024. Un dato impressionante, così come sono notevoli le sue capacità con il pallone tra i piedi.

    Calafiori si è guadagnato tanti ammiratori per le sue coraggiose incursioni in avanti dalla difesa, sia al Bologna che agli Europei: una sua caratteristica peculiare. Il fatto che sia un ottimo passatore e che sappia effettuare lanci lunghi dovrebbe fare al caso di nuovi compagni come Saka e Havertz.

  • Mikel ArtetaGetty Images

    UN RISCHIO DA CORRERE

    Sarebbe però inesatto definire Calafiori un prodotto finito. Ad esempio, ci sono dei dubbi sul fatto che sia abbastanza veloce da eccellere come terzino sinistro, dove sarebbe destinato a vedersela ogni weekend con esterni offensivi molto rapidi.

    Calafiori ha anche la tendenza a forzare la situazione quando è in possesso della palla, il che ogni tanto lo porta a perderla con un disimpegno o un passaggio sbagliato. Un difetto identificato anche da Heiko Vogel, suo ex allenatore al Basilea, in una recente intervista a Sky Sports.

    "In alcune situazioni deve essere più paziente - ha detto - La sua mentalità vincente è fantastica, ma a volte è troppo impaziente, per cui rischia di perdere palla in situazioni delicate. Ma è una questione di esperienza. E l'esperienza riguarda l'età".

    Tuttavia, Calafiori è un talento. E per lui non c'è squadra migliore dell'Arsenal per concretizzare questo potenziale. Come dimostrano i miglioramenti di White, Arteta ha un talento particolare nel trasformare i difensori centrali in terzini completi, e giocare con compagni talentuosi non farà che accelerare questo processo. Se tutto andasse come previsto, l'Arsenal potrebbe aver appena trovato il pezzo finale del proprio puzzle difensivo.

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