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Vinicius Real Madrid 2024Getty

Il c.t. del Brasile sta con Vinicius Junior: "Il Pallone d'Oro? Un'ingiustizia"

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Non accennano a placarsi le polemiche per la vittoria del Pallone d'Oro da parte di Rodri, premiato grazie a soli 41 punti di vantaggio su Vinicius Junior, il grande favorito arrivato secondo nella graduatoria finale.

In segno di sostegno per il proprio giocatore, il Real Madrid ha preferito non presentarsi a Parigi per la cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento, finito tra le mani del metronomo del Manchester City di Guardiola, attualmente ai box dopo la rottura del legamento crociato.

Una decisione che in Brasile ha lasciato interdetti in molti: anche Dorival Junior, commissario tecnico della 'Seleçao' intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida valida per le qualificazioni mondiali contro il Venezuela.

  • "UN'INGIUSTIZIA"

    "A mio parere si è trattato di un'ingiustizia, i giudici hanno commesso un errore. Rodri è un grande giocatore e merita questo riconoscimento ma, trattandosi di un premio individuale, il miglior giocatore della scorsa stagione è stato Vinicius. La ricompensa più grande per lui è quella di essersi guadagnato il rispetto del popolo brasiliano".

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  • TESTA AL FUTURO

    "Tutti ci siamo resi conto che - ha proseguito Dorival Junior - a prescindere da ciò che ha vinto, Vinicius è sempre stato il giocatore più decisivo. Meritava di vincere lui. Questa ricerca del successo continuerà, Vinicius è in grado di reinventarsi costantemente. Ne ha passate tante nella sua carriera e non ha perso il desiderio di diventare una star. Forse il suo risultato migliore sarà uno collettivo che vogliamo raggiungere col tempo".

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  • VINICIUS JUNIOR A DUE FACCE

    Se i numeri col Real Madrid fanno rabbrividire in senso positivo, non possiamo dire lo stesso per il rendimento di Vinicius Junior con la maglia del Brasile: appena cinque i goal messi a referto in un totale di trentacinque presenze, ovvero uno ogni sette apparizioni. Troppo poco per un giocatore che, in assenza di Neymar, della Seleçao dovrebbe ricoprire il ruolo di stella.

    Forse, a giocare un brutto scherzo all'ex Flamengo in fase di assegnazione del Pallone d'Oro, è stato il deludente cammino in Copa America: i verdeoro sono stati eliminati ai quarti dall'Uruguay e hanno dovuto fare a meno proprio del classe 2000, assente forzato per squalifica contro la 'Celeste'.

    Al contrario della stagione da sogno avuta con la maglia del Real Madrid, con cui si è laureato campione di Spagna e d'Europa segnando la rete del definitivo raddoppio nella finalissima di Wembley al cospetto del Borussia Dortmund.

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