C Factor: Michael Fabbro e il Taranto non si arrendono mai

L’equilibrio dello Iacovone si rompe a due giri di orologio dalla fine. Con l’Audace sbilanciato, il Taranto costruisce in contropiede il vantaggio. Zigoni si abbassa e con un filtrante manda in porta il numero 10: la corsa di 40 metri si risolve con un tiro perfetto che fulmina Saracco in uscita disperata. Lo Iacovone, certamente non pieno ma comunque caldo, esplode, tutta la panchina corre ad abbracciare Fabbro sotto la Curva: unione splendida, a tratti commovente. Il Taranto vince.

L’urlo di Fabbro è un po’ quello di tutti i tarantini, reduci da mesi complicatissimi sia in campo che fuori. È il secondo successo pesantissimo della squadra al momento guidata da Cazzarò, dopo quello di Avellino. Due 1-0 pesantissimi, arrivate contro squadre in lotta per la promozione, hanno ridato fiducia all’ambiente, che in settimana aveva patito una penalizzazione e un nuovo crollo umorale. 

Michael non molla, è uno di quelli più attaccati al progetto Taranto. Quello al Cerignola è il suo primo goal in campionato. In due anni, in Puglia, ne ha viste di tutti i colori: dalla cavalcata della stagione scorsa, con Capuano al timone e un playoff che ha fatto sognare la promozione al popolo ionico; alle difficoltà notevoli di questo 2024/25, in cui ha scelto di rimanere al Taranto e di provare a salvarlo, nonostante tutto e tutti.

E dire che l’attaccante di San Daniele del Friuli sembrava destinato a un percorso di ben altro tenore in carriera. Cresce nel Milan, con cui fa il settore giovanile fino alla Primavera. Gioca e segna, debutta in Youth League, trova anche la doppia cifra nella stagione 2014/15 con 13 reti complessive in 24 presenze. Sembra l’inizio di un’ascesa: passa al Bassano in Serie C, poi Siena e la B con il Pisa prima e con il Chievo poi. Una scalata continua.

Tutto, però, si interrompe proprio a Verona. Col Chievo gioca da protagonista la stagione 2020/21, dove arrivano anche i playoff per i gialloblù. In estate, tuttavia, i problemi economici sommergono i veneti, che non si iscrivono al campionato cadetto. Fabbro sarà l’ultimo capitano e marcatore del Chievo, che gioca un’amichevole contro la Virtus Verona nel raduno estivo di Pieve di Cadore prima di scomparire. Un esito amaro, che costrinse Fabbro a ripartire dalla C, da Siena. 

Attaccante di professione, artista per passione. Negli ultimi anni, infatti, Michael ha più volte raccontato della passione per l’arte, condivisa con papà Marino. Dipinge, crea, ha anche una pagina Instagram dedicata: tutto nato nel periodo post Chievo, dove il vuoto creato dalla sparizione dei gialloblù è stato riempito con tavolozza, pennello e bombolette per la pittura. 

Con il suo primo sigillo in campionato, è dunque Michael Fabbro il C Factor di questa giornata numero 14 di Serie C NOW. Già in copertina i vari Kevin Zeroli del Milan Futuro, Samuel Di Carmine del Trento e Antonio Di Nardo del Campobasso, Raffaele Biancolino, allenatore dell’Avellino, Facundo Lescano, protagonista del settimo turno, ma anche Inglese del Catania alla terza giornata, Vlahovic dell’Atalanta Under 23 alla quarta e Mirco Antenucci alla quinta e Ignazio Abate alla sesta.

Bomber per il Taranto, artista per hobby: fra tiri in porta e pennellate, Fabbro è l’esempio di chi non si arrende mai, nonostante tutte le difficoltà, e adesso proverà a salvare i rossoblu.