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Come il Brest si è ritrovato primo in Ligue 1: con un tecnico che non allenava da 12 anni

La speranza, per gli amanti dei racconti particolari e dei potenti che cadono dopo anni di 'tirannia' calcistica, è che l'inizio stagionale di diverse squadre in giro per l'Europa non sia solo figlia della solita storia.

Quella storia in cui le big, spesso, hanno continuità di rendimento solamente dopo un avvio deludente, schiacciate dalle rivoluzioni e dai cambi in panchina, dallo stravolgimento della rosa e da una coperta corta per chi deve giocare ogni tre giorni.

Il Girona è in vetta alla Liga con le due mostruose compagne Real Madrid e Barcellona, il Lecce è imbattuta dopo cinque turni di campionato e guarda l'Inter. E poi la Ligue 1, dove il Lione ha appena affidato la panchina a a Grosso in virtù della peggior partenza della sua storia.

Il Campione del Mondo 2006 ha esordito sulla panchina dell'OL il 23 settembre, affrontando il Brest - che poi sarebbe Stade Brestois 29 - per capire il suo nuovo ruolo post promozione in A con il Frosinone.

Non ha potuto fare miracoli, anche perchè davanti aveva la squadra rivoluzione del campionato, in vetta solitaria davanti a tutte. Che sì, sta compiendo un miracolo considerando aspettative, rosa e un tecnico come Eric Roy che ha allenato solo due squadre nella sua carriera. Di cui l'ultima nel 2010/2011, dodici anni fa.

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