Pubblicità
Pubblicità
Ter Stegen vs Barcelona GFXGetty/GOAL

Il Barcellona contro Marc-André ter Stegen: come i campioni di Spagna sono finiti in guerra con il capitano e perché questo potrebbe mandare all'aria i piani di Flick

Pubblicità

Il Barcellona è senza dubbio la squadra più emozionante del calcio mondiale in questo momento: grazie ai suoi fantastici attaccanti e alla linea difensiva incredibilmente alta, gli uomini di Hansi Flick sono garanzia di goal in entrambe le metà campo, come ha sottolineato l'epica sconfitta in semifinale di Champions League contro l'Inter.

Tuttavia, il Barça è anche estremamente interessante anche fuori dal campo, in particolare durante le finestre di mercato. Durante l'era di Josep Maria Bartomeu, era sempre divertente vedere quale acquisto costoso (e per certi versi superfluo) sarebbe stato fatto per rafforzare la rosa. Dall'elezione del presidente Joan Laporta, il focus si è spostato sul cercare di capire i blaugrana riusciranno a far quadrare i conti.

Tuttavia, l'estate del 2025 potrebbe essere speciale, poiché il palcoscenico è ormai pronto per una soap opera incredibilmente avvincente con protagonista Marc-Andre ter Stegen e che potrebbe finire molto male per il Barça...

  • FC Barcelona v Tottenham Hotspur - Pre Season FriendlyGetty Images Sport

    "Garanzia in porta"

    Al Barcellona tutti erano felicissimi che ter Stegen avesse firmato un prolungamento del contratto fino all'agosto 2023. Innanzitutto, il tedesco era stato nominato miglior giocatore della Liga dopo aver mantenuto la porta inviolata per 26 volte durante la stagione 2022-23, un record eguagliato.

    Per quanto riguarda Laporta, il Barça vantava il miglior portiere del calcio mondiale. "Ter Stegen è una garanzia in porta", aveva dichiarato entusiasta il catalano all'epoca. "Ed è una persona di grande valore. Si è adattato al club, alla città e al Paese, ed è per questo che è uno dei capitani della squadra. Siamo felicissimi di averlo con noi".

    Ma ancora più soddisfacente per Laporta era il fatto che ter Stegen avesse accettato di scaglionare il suo stipendio in modo da garantire al club un margine di manovra maggiore all'interno dei rigidi regolamenti salariali della Liga. "Dobbiamo ringraziarlo per aver limitato il suo contratto, perché questo ci ha permesso di ingaggiare altri giocatori", ha riconosciuto il presidente del Barça.

    Non era la prima volta che ter Stegen aiutava il Barça a sbarcare il lunario, dato che anche il suo precedente rinnovo, firmato durante la crisi economica causata dalla pandemia, includeva un differimento dello stipendio che aveva notevolmente alleggerito la pressione fiscale sui suoi datori di lavoro. Il problema per il Barça, però, è che ter Stegen non è più così disponibile nei confronti di un club ancora a corto di liquidità.

  • Pubblicità
  • FC Barcelona v AS Monaco - Trofeu Joan GamperGetty Images Sport

    Nuovo leader

    Solo lo scorso anno, ter Stegen è stato annunciato come nuovo capitano del Barcellona dopo la partenza di Sergi Roberto. Il calciatore della nazionale tedesca aveva già indossato la fascia in diverse occasioni, quindi non è stata una sorpresa vedere la maggioranza della squadra votare a favore di un elemento con 10 anni di esperienza alle spalle.

    "Iniziamo questa nuova stagione con grande entusiasmo e diamo il benvenuto al nuovo allenatore (Flick)", aveva dichiarato ter Stegen nel suo primo discorso pubblico lo scorso agosto. "Speriamo che sia una stagione ricca di successi". E così è stato. Nonostante la delusione in Champions League, il Barcellona ha battuto quattro volte il Real Madrid, aggiudicandosi il triplete nazionale.

    Ter Stegen, tuttavia, ha giocato un ruolo marginale nella rinascita del Barça a causa di una rottura del tendine rotuleo del ginocchio destro che lo ha tenuto fuori dai campi per sette mesi e lo ha limitato a sole nove presenze in tutte le competizioni. Quando era pronto a tornare in campo, all'inizio di maggio, molte cose erano cambiate.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • wojciech-szczesny(C)Getty Images

    Szczesny coglie l'occasione

    L'infortunio di Ter Stegen è stato un grave problema per il Barcellona, che ha potuto solo ricorrere a una soluzione temporanea con Wojciech Szczesny. Tuttavia, il polacco si è rivelato un acquisto azzeccato.

    Szczesny aveva appena annunciato il suo ritiro dal calcio dopo aver lasciato la Juventus, ed era stato inizialmente ingaggiato solo per sostituire Inaki Pena, ma si è rivelato un sostituto molto più competente di ter Stegen. Il 35enne ha mantenuto la porta inviolata in 14 delle 30 partite disputate in tutte le competizioni e non ha mai perso una partita di campionato, il che spiega perché il Barça abbia deciso di prolungare il suo contratto fino al 2027 il 7 luglio.

    A quel punto, però, i blaugrana avevano già concluso un altro accordo che rendeva chiaro che ter Stegen fosse ormai in esubero.

  • RCD Espanyol de Barcelona v Atletico de Madrid - La Liga EA SportsGetty Images Sport

    Troppo bello per rifiutare

    Il 18 giugno, il Barcellona ha confermato l'arrivo di Joan Garcia dall'Espanyol dopo aver onorato la clausola rescissoria di 25 milioni di euro prevista nel contratto del 24enne. La decisione di ingaggiare un altro portiere ha suscitato molte perplessità. Con ter Stegen nuovamente in forma e Szczesny che ha fatto un ottimo lavoro in sua assenza, sembrava che il Barcellona avesse esigenze più urgenti.

    Tuttavia, il direttore sportivo Deco ha ritenuto, in modo comprensibile, che l'occasione di ingaggiare uno dei portieri più quotati in Spagna a un prezzo così basso fosse troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. "Ho molto rispetto per Marc, ma con Joan abbiamo dovuto prendere una decisione per il presente e per il futuro", ha spiegato l'ex centrocampista portoghese in un'intervista a La Vanguardia. "Potrebbe giocare subito, potrebbe stare in panchina o giocare tra uno o due anni. Sarà l'allenatore a decidere".

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • Ter StegenGetty Images

    Rivelazione scioccante su un intervento chirurgico

    Le parole di Deco sono state riprese da Laporta, che ha ribadito che Flick avrà l'ultima parola su chi inizierà la prossima stagione come portiere titolare del Barça. Tuttavia, è degno di nota il fatto che il presidente blaugrana abbia aggiunto che l'allenatore aveva chiarito che il ruolo di portiere fosse una posizione che "doveva essere rafforzata", suggerendo un'insoddisfazione preesistente nei confronti di ter Stegen, che secondo alcuni esperti risaliva ai tempi in cui lavoravano insieme nella nazionale tedesca.

    "È stato un buon affare sotto tutti i punti di vista perché un portiere del calibro di Joan, se avessimo dovuto cercarlo sul mercato, sarebbe stato più costoso e difficile da ingaggiare", ha spiegato a Mundo Deportivo. "Quindi Joan Garcia era uno dei nostri obiettivi, si è presentata l'occasione e Deco l'ha colta".

    Laporta ha continuato: "Marc-Andre è ovviamente un giocatore importante nella rosa del Barça, è il capitano e ci ha dato molte gioie, ma dopo l'infortunio al ginocchio, un problema alla parte bassa della schiena è peggiorato, impedendogli di allenarsi, ed è al punto di decidere se sottoporsi a un intervento chirurgico o a un recupero più conservativo".

    La decisione finale di Ter Stegen di sottoporsi all'intervento chirurgico non ha sorpreso il Barcellona. Ciò che ha lasciato di stucco il club, però, è stata la sua decisione di rivelare pubblicamente la durata del suo stop.

    Il 24 luglio, ter Stegen ha pubblicato una lettera aperta ai tifosi del Barça sui social media in cui affermava che avrebbe avuto bisogno di tre mesi per riprendersi dall'intervento alla schiena. Ovviamente aveva tutto il diritto di rendere nota la sua prognosi medica, ma si è trattato di una mossa decisamente insolita, interpretata dalla stampa spagnola come un palese atto di ritorsione nei confronti del Barça, che avrebbe cercato di costringerlo a lasciare il club e di infangarne la reputazione.

    Secondo le regole della Liga, una squadra può utilizzare l'80% dello spazio salariale di un giocatore infortunato per registrare un nuovo acquisto, a condizione che il giocatore in questione sia fuori gioco per almeno quattro mesi. Il Barça ha approfittato proprio di questa regola solo la scorsa stagione per registrare Dani Olmo dopo l'infortunio del difensore Andreas Christensen, quindi il riferimento molto specifico di ter Stegen al suo tempo di recupero è stato ampiamente interpretato come un tentativo deliberato di impedire alla società di farlo di nuovo.

    Diversi media hanno persino affermato che Laporta, Deco e Flick sono così furiosi con il capitano della squadra che starebbero valutando la possibilità di togliergli la fascia. È anche significativo che siano trapelate diverse notizie ai media catalani che non mettono ter Stegen in una luce particolarmente favorevole, tra cui l'affermazione che avrebbe deciso di non recarsi a Milano per sostenere la sua squadra nella semifinale di ritorno contro l'Inter perché era arrabbiato per essere stato escluso dalla rosa del Barça per la Champions League.

  • Joan LaportaGetty Images

    Un bel pasticcio

    Qualunque sia la verità su quell'episodio, è chiaro che l'infortunio di ter Stegen, insieme al suo successivo post sui social media, ha messo il Barcellona in una posizione finanziaria ancora più scomoda.

    In un mondo ideale, avrebbero ceduto ter Stegen poco dopo l'apertura del calciomercato estivo. Si era addirittura ipotizzato che il Barça fosse disposto a lasciarlo andare a parametro zero, dato che gli spettano ancora 42 milioni di euro di stipendio da qui alla scadenza del suo contratto nel 2028. Ter Stegen ha sempre insistito, però, di non avere alcuna intenzione di lasciare il Barça, e il suo infortunio significa che ora il club si ritrova in rosa un capitano che non vuole, almeno fino alla finestra di mercato di gennaio.

    È ovviamente impossibile prevedere cosa succederà ora in questa guerra tra club e capitano, soprattutto con il Barcellona ancora scosso dalla bomba dei "tre mesi". Tuttavia, Laporta ha già dichiarato che non ci saranno altri acquisti prima della chiusura del calciomercato estivo, il che è senza dubbio un duro colpo per Flick, che ha espresso chiaramente la necessità della sua squadra di avere un nuovo difensore. Tuttavia, concentrarsi esclusivamente sulle vendite, almeno per il momento, sembra sicuramente un approccio insolitamente sensato per i blaugrana, dato che anche solo registrare Garcia in tempo per l'inizio della Liga sarà una sfida difficile dopo che ter Stegen ha gettato un bastone tra le ruote.

    In sostanza, il Barça si ritrova ancora una volta in una situazione difficile di cui è l'unico responsabile e l'operazione di pulizia sarà tutt'altro che semplice.

  • Pubblicità
    Pubblicità