Lionel Messi World Cup trophy Argentina 2022Getty

Argentina-Francia 4-3 dcr: l'Albiceleste è Campione del Mondo, i 'Blues' si arrendono ai rigori

Qui si fa la storia: l’Argentina è Campione del Mondo per la terza volta. Al Lusail di Doha, in Qatar, è apoteosi Albiceleste: Lionel Messi e compagni conquistano i Mondiali a distanza di 36 anni da quella conquistata dalla Selección guidata da Diego Armando Maradona nel 1986.

Guidati dalla ‘Pulga’, protagonista assoluto e autentico trascinatore, i sudamericani trionfano in Qatar al termine di un cammino incredibile, iniziato con il clamoroso tonfo contro l’Arabia Saudita e terminato con il successo in finale sui campioni in carica della Francia.

Realizzato il sogno di conquistare la terza Coppa del Mondo dei tifosi argentini, accorsi in gran numero in Qatar per sostenere la squadra di Scaloni. Un trionfo incredibile, che fa il paio con la Coppa America conquistata nel luglio 2021 in finale al Maracanà contro il Brasile.

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Il sigillo d’oro sulla carriera di Lionel Messi, che - dopo aver riportato la Copa America - scrive la storia e trascina l’Argentina sul tetto del mondo proprio come Diego Armando Maradona. L’ultimo tassello mancante nella palmares straordinario della ‘Pulga’, che completa l’opera e guida l’Albiceleste fino alla conquista dei Mondiali.

Un successo meritato in una finale incredibile, ricca di colpi di scena, con la squadra di Scaloni che domina in lungo e in largo nel primo tempo prima di subire il ritorno della Francia, che trascinata da uno Mbappé da record - l'unico dopo Hurst nel 1966 a siglare una tripletta nell'ultimo atto e il primo a salire a quota 4 goal in finale - si arrende solo ai calci di rigore.

Nell’Argentina, la novità è Angel Di Maria. Il ‘Fideo’ torna titolare dopo le tre panchine di fila e appena 8 minuti disputati nella fase a eliminazione diretta, nei supplementari contro l’Olanda. Gioca dall’inizio anche Tagliafico, preferito ad Acuna.

Deschamps recupera Rabiot e Giroud e conferma il solito 4-2-3-1 con il centrocampista della Juventus e Tchouameni in mediana e il trio Griezmann-Mbappé-Dembelé alle spalle del centravanti del Milan. Il copione della gara appare subito chiaro. La scelta di Scaloni di puntare su Di Maria sorprende la Francia, che viene travolta dall’ondata 'Albiceleste' sin dalle prime battute della gara.

Dopo il fischio d’inizio di Marciniak, la Selección attacca a testa bassa a caccia del goal del vantaggio. La fantasia di Messi e del Fideo crea scompiglio nella difesa transalpina, così come gli inserimenti di De Paul e Mac Allister, chiamati a supportare la manovra offensiva in appoggio a Julian Alvarez.

La superiorità numerica dell’Argentina nella parte nevralgica del campo mette in seria difficoltà Rabiot e Tchouameni, che non riescono ad arginare la pressione dei ‘Blues’.  L’iniziativa dei sudamericani di Scaloni viene premiata al 22’, proprio sull’asse Di Maria-Messi. Il primo conquista il calcio di rigore per il fallo di Ousmane Dembelé all’interno dell’area, il secondo completa l’opera con il sinistro a incrociare che non lascia scampo a Lloris.

L’Argentina è compatta. Davanti dialoga a meraviglia con i suoi interpreti, dietro stringe nella morsa Mbappé annullandolo e non permette a Giroud di ricevere la sfera. La partita dell’attaccante del Milan dura appena 41 minuti: insieme a Dembelé viene sostituito da Deschamps prima dell’intervallo per dare un segnale alla squadra. Dentro Marcus Thuram e Kolo Muani.

Un doppio cambio che arriva dopo il secondo schiaffo rifilato dall’Argentina: Molina serve Lionel Messi, che trova in verticale Mac Allister. Il numero 20 vede con la coda dell’occhio l’inserimento di Di Maria dall’altra parte del campo: il Fideo arriva puntuale all’appuntamento con il pallone e firma la rete del 2-0 con il sinistro in diagonale.

La Francia è in totale confusione, sotto i colpi di un’Argentina che gioca a memoria e lavora egregiamente in ogni zona del campo. Un vero e proprio show a tinte Albicelesti.

Nella ripresa, il monologo dell'Argentina prosegue. Negli spogliatoi, Deschamps non riesce a scuotere i suoi, che rientrano in campo con lo stesso atteggiamento

I sudamericani abbassano il ritmo rispetto primi 45 minuti, provando a controllare il doppio vantaggio. Messi e compagni ci provano con qualche tentativo sporadico, prima con la conclusione al volo di De Paul e il tentativo sul primo palo di Julian Alvarez, disinnescato da Lloris.

La Francia prova a tirare fuori la testa dal proprio guscio con la conclusione di Mbappé, che sorvola la traversa. Un timido tentativo prima della rimonta dei 'Blues'. Al 72’, infatti, la gara cambia grazie al doppio cambio di Deschamps. Il commissario tecnico decide di sbilanciarsi e giocare con quattro punti inserendo Camavinga e Coman al posto di Griezmann e Theo Hernandez. Una mossa che cambia l'inerzia dell'incontro.

L’Argentina rallenta e subisce il prepotente ritorno della Francia, che in meno di due giri d’orologio riscatta 80 minuti incolori e trova prima la rete che riapre i conti e poi addirittura il pari. Ci pensa Kylian Mbappé a rispondere a Lionel Messi, proprio sulla falsariga di quanto accaduto nella prima frazione. 

Il numero 10 della Francia prima trasforma il calcio di rigore procurato dal fallo di Otamendi su Kolo Muani e poi sigla il goal del 2-2 con una conclusione con il destro che beffa Emiliano Martinez e riporta la finale in totale equilibrio. Quando il cronometro segna l’81’ il risultato è di 2-2. Uno scenario ai limiti dell’impossibile fino a qualche minuto prima.

Nel finale dei tempi regolamentari, la Francia 'rischia' addirittura di vincerla. Al 94’ Mbappé accelera e calcia verso la porta, trovando la deviazione di un difensore avversario. Poi sono prima Rabiot e poi Kolo Muani a sfiorare la rete, con Emiliano Martinez e Otamendi provvidenziali.

L’ultima chance dei tempi regolamentari è firmata da Lionel Messi. La ‘Pulga’ si crea lo spazio ai 20 metri e lascia partire una botta mancina che trova la risposta di Lloris, che con la mano di richiamo interviene e devia in corner.

Nei tempi supplementari, inizialmente le due squadre badano maggiormente a difendersi e non concedere nulla agli avversari. Le energie scarseggiano, con i due commissari tecnici che attingono dalle rispettive panchine per cercare nuove fiammate e trovare lo spunto decisivo. Proprio le sostituzioni risultano ancora una volta decisive, come già accaduto nel corso dei tempi regolamentari.

La grande occasione capita a Lautaro Martinez, entrato da pochi secondi: Messi serve il ‘Toro’, che controlla nel cuore dell’area di rigore e conclude col destro. Upamecano interviene in scivolata e dice no all’attaccante dell’Inter, che pochi secondi più tardi scatta sul filo del fuorigioco e calcia sul fondo.

Ma è proprio dai piedi del ‘Toro’ che nasce il goal che riporta avanti l’Argentina: l’attaccante dell’Inter viene servito in profondità e appoggia per Messi, che serve di prima intenzione Enzo Fernandez. Il gioco a tre tra i calciatori argentini, tutto di prima, prosegue col servizio per Lautaro, che scatta sul filo del fuorigioco e calcia verso la porta. Lloris si oppone come può, ma non riesce a neutralizzare il tap-in di Lionel Messi, che raccoglie la respinta corta e firma il 3-2.

Dopo qualche secondo di suspense, in attesa dell’ok definitivo del VAR, la gioia di Messi e dell’Argentina esplode: la rete viene convalidata, la Selección è di nuovo avanti.

La felicità dell’Albiceleste dura, però, pochi minuti. Quando il match sembra indirizzato verso la vittoria dell’Argentina, arriva il colpo di coda della Francia. Chi lo firma? Il solito Kylian Mbappé, che scrive ancora una volta la storia. Il numero 10 prima si procura e poi trasforma il rigore del 3-3. La sua conclusione da fuori area viene intercettata col braccio da Montiel, poi il goal con il destro che spiazza Lloris. Il fuoriclasse del PSG è il secondo a firmare una tripletta in una finale Mondiale dopo Hurst nel 1966 e il primo a farne 4, con le tre reti di oggi che si aggiungono a quella di quattro anni fa contro la Croazia in Russia.

Allo scadere Kolo Muani ha la chance a tu per tu con il portiere avversario ma si fa ipnotizzare calciando addosso a Emiliano Martinez, che salva i suoi con un tentativo disperato che risulta efficace.

I tempi regolamentari non bastano, così come l'extra time: servono i calci di rigore a decretare la squadra Campione del Mondo. 

Emiliano Martinez indovina l’angolo ma riesce solo a tocca la sfera sulla conclusione di Mbappé. Poi segna anche Messi, che spiazza Lloris. Dibu Martinez si supera neutralizzando il rigore di Coman, Dybala invece non sbaglia e porta avanti l’Albiceleste. Sbaglia anche Tchouameni, che non trova la porta. Paredes segna, così come Kolo Muani. Poi ci pensa Montiel a mettere il sigillo finale e riscattare l'errore in occasione del rigore concesso agli avversari col fallo di mano sul tiro di Mbappé: batte Lloris e chiude i conti.

Ancora i rigori a condannare la Francia, ancora una volta fatali gli undici metri per i transalpini, come nel 2006 a Berlino contro l'Italia. L'Argentina è Campione del Mondo.