Antonio Silva, il nuovo Ruben Dias a segno contro la Juventus

Silva ha mosso i primi passi nella sua città natale di Viseu e, all'età di 11 anni, era già chiaro che sarebbe diventato un calciatore professionista.

Ha visitato l'accademia dello Sporting CP in più occasioni e il Porto ha mostrato interesse nei suoi confronti, ma da grande tifoso del Benfica alla fine ha scelto la sua squadra del cuore.

Per un periodo Silva ha sentito nostalgia di casa ed è tornato a Viseu per un breve periodo, poi nell'adolescenza si è trasferito definitivamente a Lisbona.

Ha esordito con l'Under 23 del Benfica poco dopo il suo 17esimo compleanno, ed è stato fondamentale nel trionfo della Youth League della scorsa stagione, giocando ogni minuto della competizione e contribuendo anche con un goal decisivo nella vittoria agli ottavi di finale contro il Midtjylland .

Dopo aver collezionato un paio di presenze con la squadra B del Benfica nella seconda divisione del calcio portoghese, ci si aspettava che Silva continuasse così per tutta la stagione 2022/23.

Ma quando Schmidt è rimasto con un solo difensore centrale a disposizione, Nicolas Otamendi, per l'incontro della sua squadra con il Boavista il 27 agosto, Silva è stato convocato in Prima squadra.

Al debutto è stato ammonito dopo soli sette minuti, ma si è ripreso sfoderando una buona prestazione e da allora ha giocato da titolare tutte le partite, con cinque clean sheet nelle prime 9 presenze.

"Antonio ha 18 anni, ma quando lo vedi in campo non sembra avere quell'età - ha detto Schmidt dopo una delle prime esibizioni di Silva - Era evidente già nella pre-season che è un giocatore di talento e che è un professionista in grado di resistere alla pressione giocando per la prima squadra del Benfica, lo ha dimostrato molte volte in questa stagione".

La massima serie portoghese non mette a dura prova i difensori, ma un girone di Champions League composto da Paris Saint-Germain e Juventus ha dato a Silva una prima possibilità di confrontarsi con i migliori attaccanti del calcio europeo.

E dire che ha superato il test sarebbe un eufemismo.

Ha iniziato dominando il duello con Dusan Vlahovic nella vittoria del Benfica sulla Juve, bloccando l'attaccante da 75 milioni di euro mentre i bianconeri sprofondavano nella loro crisi.

Silva si è poi ripetuto poche settimane dopo quando ha affrontato la potenza della linea d'attacco stellare del PSG formata da Messi, Mbappé e Neymar.

Il ragazzino non ha tremato, bloccando molto bene soprattutto Mbappé, e ha sfiorato anche il goal negato solo da un grande intervento di Gianluigi Donnarumma.

A fine ottobre, poi, Antonio Silva si è pure preso il lusso di andare a segno contro la Juventus al Da Luz: suo il momentaneo 1-0, di testa, su cross di un altro gioiello come Enzo Fernandez.

Alto 188 centimetri, Silva usa la sua forza fisica per vincere i duelli con i rispettivi avversari. Le sue qualità migliori però sono quelle dei migliori difensori centrali moderni.

Come ad esempio una grande capacità di anticipare l'uomo con interventi sempre puntuali, inoltre è molto bravo anche nella fase di possesso con un ottimo passaggio nel medio-lungo.

In particolare Silva sa servire i compagni saltando le linee avversarie, permettendo così ai trequartisti del Benfica di inserirsi alle spalle dell'attaccante.

Finora non sono emerse grandi carenze tecniche nella breve carriera di Silva, ma questo non vuol dire che non sarà messo alla prova e che non abbia nulla da imparare.

Ad esempio dovrebbe migliorare a livello caratteriale. Un video in cui sfiora lo scontro con Leonardo Bonucci, che si lamentava per i festeggiamenti del Benfica, è diventato virale in Portogallo. Donnarumma, invece, stava per inseguire Silva dopo che questi gli aveva impedito di lanciare un contropiede commettendo un fallo nel finale di gara contro il PSG.

Episodi che manifestano tutta la sicurezza del ragazzo, ma anche la necessità di non esagerare per evitare possibili problemi con gli arbitri.

Potrebbe sembrare un paragone scontato, ma c'è un motivo per sostenere che Silva seguirà le orme di Dias e lascerà il Benfica per diventare una star in uno dei primi cinque campionati europei.

Silva cita spesso la stella del Manchester City come suo idolo e indossa persino la stessa maglia numero 66. "Ha iniziato a giocare qui e ho visto tutto ciò che ha vinto al Manchester City e anche col Benfica", ha detto Silva alla CNN.

Dias è stato impressionato dalle prestazioni di Silva, tanto che in Portogallo affermano come l'ex stella del Benfica abbia contattato il club per chiedere una maglia autografata dal ragazzo.

Silva tra i suoi modelli ha nominato anche Virgil van Dijk (un altro a cui è stato paragonato) e Antonio Rudiger, giocatori sicuramente simili a lui soprattutto palla al piede.

Le prestazioni offerte da Silva hanno spinto molti a chiedere la sua convocazione per i Mondiali col Portogallo dove affiancherebbe proprio Ruben Dias.

"Non sto dicendo che dovrebbe essere convocato per la Coppa del Mondo - ha detto in una recente intervista l'ex difensore di Benfica e Portogallo Helder Cristovao - Ma quello che dico è che, dato il livello delle sue prestazioni e la sua crescita, è una vera possibilità per il Mondiale in Qatar. È un giocatore che manda segnali all'allenatore, e non possiamo aver paura di saltare i passaggi. Se continua così, ha tutte le carte in regola per fare parte della rosa".

A lungo termine, del futuro di Antonio Silva si parla già quasi quotidianamente in Portogallo con l'interessamento di alcuni dei più grandi club europei.

Si dice che il Real Madrid stia monitorando la sua crescita, mentre il Manchester United avrebbe inviato degli scout per vederlo in azione contro il PSG. Intanto, come detto, in Champions il giovane centrale ha segnato contro la Juventus.

Il il nuovo contratto quinquennale firmato da Silva a settembre contiene una clausola rescissoria di € 100 milioni (£ 87,6 milioni / $ 97 milioni), quindi è improbabile che arrivi a buon mercato, ma se manterrà questo livello di prestazioni, allora intorno a lui potrebbe scatenarsi un'asta mai vista per un difensore centrale.

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