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Salta la proroga del Decreto Crescita per le società di calcio, la nota della Lega Serie A: "Un errore"

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Una doccia gelata per il calcio italiano. La tanto invocata proroga del Decreto Crescita è saltata.

Lo riporta l'ANSA, secondo cui dopo un'accesa discussione in Consiglio dei Ministri, il Governo ha deciso di stralciare la misura contenuta nelle prime bozze del decreto Milleproroghe.

Una norma che permetteva alle società di calcio di ottenere importanti agevolazioni fiscali per l'ingaggio di giocatori in arrivo dall'estero.

Norma che non sarà quindi più in vigore già da gennaio.

  • SALTA LA PROROGA

    Secondo fonti governative citate dall'ANSA, dopo una "accesa discussione" inConsiglio dei Ministriè saltata la proroga di due mesi del Decreto Crescita, inizialmente previsto fino al 29 febbraio, quindi resterà la stretta che scatterà da gennaio, introdotta con uno dei decreti legislativi attuativi della delega fiscale.

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  • COME FUNZIONA IL DECRETO CRESCITA

    Nell'articolo numero 5 del dl, denominato 'Rientro dei cervelli', era prevista l'istituzione di un regime fiscale agevolato, a partire dal 1 gennaio 2020, pensata per favorire l'arrivo in Italia di lavoratori (italiani o stranieri) residenti all'estero.

    Questoha portato la tassazione sul reddito dal 45% a circa il 25%per i lavoratori che non sono stati residenti in Italia nei due anni precedenti e che si sono impegnati a farlo per i due successivi. In caso di permanenza in Italia inferiore ai due anni, il beneficio fiscale decadrebbe con conseguente ritorno della tassazione al 45% su tutto il pregresso.

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  • IL DECRETO CRESCITA NEL CALCIO

    I benefici del Decreto hanno dunque riguardato anche il calcio, in particolar modo gli acquisti del calciomercato.

    Per i club italiani, chepagano ai propri calciatori l'ingaggio lordo comprensivo di tasse, gli effetti positivi si sono visti a partire dalla stagione 2020/2021.

    Grazie al Decreto Crescita dunque i club hanno potuto offrire ingaggi netti più alti ai calciatori provenienti da almeno due anni all'estero, ma a parità di ingaggi lordi.

    Un esempio chiarificatore

    Senza il Decreto Crescita un ingaggio da 10 milioni lordi corrisponde a5.5 milioni netti.

    • Con il Decreto Crescita un ingaggio da 10 milioni lordi corrisponde a7.5 milioni netti.
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  • LA NOTA DELLA LEGA

    La Lega Serie A, giovedì sera, ha diramato una nota ufficiale in cui "prende atto con stupore e preoccupazione delle indiscrezioni di stampa circolate relativamente alla decisione che il Consiglio dei Ministri avrebbe preso di non approvare alcuna proroga  del regime fiscale speciale per gli impatriati lavoratori sportivi. Tale decisione, se confermata, avrà quale unico risultato un esito diametralmente opposto a quello perseguito. La mancata proroga, come anche illustrato in maniera puntuale e dettagliata in una nota inviata al Governo nei giorni scorsi, produrrà infatti minore competitività delle squadre, con conseguente riduzione dei ricavi, minori risorse da destinare ai vivai, minore indotto e dunque anche minor gettito per l’erario. Dal momento che la proposta di proroga aveva ottenuto il via libera tecnico per essere presentata in Consiglio dei Ministri, il fatto che alla fine sarebbe stata esclusa lascia supporre che sia prevalsa per l’ennesima volta una visione del calcio professionistico distorta e viziata da luoghi comuni fallaci: una visione che purtroppo non tiene conto dello straordinario ruolo economico, oltre che sociale e culturale, che ricopre questo comparto industriale in Italia. Qualora l’esito del Consoglio dei Ministri venisse confermato, la Serie A auspica che il Parlamento possa correggere questo errore che danneggia non solo il calcio italiano, ma tutto lo sport e il suo considerevole indotto".

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