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SS Lazio Unveil New Coach Maurizio SarriGetty Images Sport

A tutto Lotito: "Blocco mercato? Non devo chiedere scusa ai tifosi, è un'indice di 'stupidità'. Non vendo la Lazio"

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Claudio Lotito ha presentato ufficialmente Maurizio Sarri al centro sportivo della Lazio, segnando il ritorno del tecnico sulla panchina biancoceleste.

Il presidente, nel corso di una lunga conferenza, ha spiegato le ragioni che hanno portato a ricongiungersi con l'allenatore, ha affrontato con dettagliate dichiarazioni il blocco del mercato e ha smentito categoricamente le voci sulla cessione della società. 

Lotito ha inoltre tracciato le linee guida per la prossima stagione, ponendo l'accento sull'importanza del gruppo, della struttura societaria e sul valore aggiunto rappresentato dalla guida tecnica.

Il discorso si è esteso anche al progetto Stadio Flaminio e alla posizione della Lazio nel panorama calcistico italiano, con riflessioni sul ruolo del presidente, sulle dinamiche federali e sugli obiettivi sportivi.

  • IL RITORNO DI SARRI

    "Penso che la prima parte con Sarri non si è mai interrotta, ci sono state una serie di situazioni contingenti per motivi di carattere familiare per quanto riguarda il mister e per la situazione che si era creata. Sarri ha fatto una scelta che abbiamo accettato, ma ci eravamo lasciati con un arrividerci. La decisione non era della società, ma era frutto di una situazione che abbiamo compreso. Abbiamo pensato che fosse giusto proseguire da questa stagione per mantenere un percorso che era stato intrapreso e non ultimato. La scelta è stata fatta col cuore e con l'affetto da parte mia nei confronti di un uomo che ha dato molto al calcio e che può dare tanto alla Lazio, perché è un uomo di calcio e può insegnare molto ai giocatori che abbiamo".


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  • FIGC E “INDICE DI STUPIDITÀ”

    Riguardo alla situazione del mercato bloccato, Lotito ha fornito una ricostruzione dettagliata, spiegando che “questa situazione è scaturita da una svista. Bastava spostare 3,6 milioni di costi ad aprile piuttosto che a marzo e non ci sarebbe stato il problema”.

    Lotito ha definito l’indice di liquidità un “indice di stupidità, non di liquidità”, precisando che “la Lazio è l’unico contribuente in Italia che ha pagato la rata del Fisco con sei mesi di anticipo” e che “abbiamo sempre adempiuto a tutto”.

    Il blocco del mercato è stato descritto come un fulmine a ciel sereno, una norma “abolita ma che vale”, dovuta a una fotografia contabile scattata al 31 marzo, poi superata dai fatti.

    Il presidente ha sottolineato che “la Lazio ha 300 milioni di patrimonio e 300 milioni di parco giocatori” e che “non ha mai avuto problemi con la UEFA”.

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  • IL BLOCCO DEL MERCATO

    Lotito ha affermato che la squadra “dal punto di vista numerico è abbondante” e che spetterà a Sarri decidere chi potrà restare. 

    Secondo me alcuni giocatori sono stati poco valorizzati”, ha detto, evidenziando la capacità del tecnico di “migliorarli con competenza professionale ed empatica”. 

    Sul futuro, il presidente ha spiegato che “quei giocatori che non saranno idonei verranno ceduti e sostituiti con elementi più funzionali” e ha annunciato che “la Lazio lavorerà per operare a gennaio”.

  • GLI OBIETTIVI

    Sull’orizzonte stagionale, Lotito ha ricordato che “non ci siamo mai prefissati obiettivi in partenza” e che “avevamo allestito una squadra competitiva”.

    Tuttavia, “nella seconda parte della scorsa stagione è venuto meno lo spirito battagliero e motivazionale”. 

    Ha aggiunto che “dipenderà da noi non deludere i tifosi e confermare le aspettative”, confidando nel lavoro di Sarri per “cementare un gruppo che esprima al massimo le proprie potenzialità”.

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  • “CESSIONE DEL CLUB? TOTALMENTE FALSO”

    Il presidente ha smentito categoricamente ogni ipotesi di vendita del club: “Totalmente falso. Sono notizie destituite di fondamento”. 

    Lotito ha parlato di “fantasie di soggetti che vogliono strumentalizzare e creare problemi”, chiarendo che “non consentirò a nessuno di utilizzare mezzi impropri contro la società” e che “la Lazio è una società quotata in borsa: certe voci costituiscono reato”.

  • STADIO FLAMINIO

    A proposito dello stadio, Lotito ha dichiarato che “se dipendesse dalla mia volontà, il Flaminio sarebbe già pronto al 100%”. 

    Ha spiegato che “l’investimento della Lazio è di oltre 140 milioni per il territorio, non solo per la struttura sportiva” e che “stiamo seguendo un iter trasparente, con persone qualificate al nostro fianco”. 

    Il progetto, ha ribadito, “serve per riqualificare l’intera zona di Roma” e che “non c’è nessuno che viene favorito, bisogna solo lavorare in modo serio”.

    L’obiettivo è “far tornare la Lazio a casa propria” in uno stadio moderno e funzionale.

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  • LA VENDITÀ DEI TOP PLAYER

    In merito alla politica di gestione dei giocatori, Lotito ha dichiarato: “Non abbiamo bisogno di fare cassa”. 

    Ha citato il caso di Tchaouna, venduto a 15 milioni e 250 mila euro, ma ha anche detto di aver rifiutato “offerte importanti per altri calciatori”. 

    Ha spiegato che “se avessimo voluto correggere l’aspetto economico li avremmo venduti”, ma la scelta è stata di rispetto “verso l’allenatore e la squadra”. 

    Lotito ha riconosciuto che “vendere i giocatori all’apice potrebbe avere un senso”, ma ha anche affermato che “è una scelta per i tifosi e per lo spogliatoio, che ha bisogno di idoli e continuità”.

  • MESSAGGIO DI LOTITO AI TIFOSI

    A chi gli ha chiesto se intende chiedere scusa ai tifosi, Lotito ha risposto: “Non devo chiedere scusa a nessuno. Non ho fatto nulla per depotenziare la società”. 

    Ha ribadito che “il blocco del mercato è stato un danno per una società quotata in borsa” e ha criticato la Federazione per non aver tutelato la regolarità del campionato. 

    Ha poi ammesso che “si ha la sensazione di un presidente che non esprime pathos”, ma ha rivendicato la propria riservatezza: “Vengo da un ambiente in cui mi hanno insegnato a portare l’impermeabile d’estate e d’inverno”.

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  • “I TIFOSI DEVONO STARE TRANQUILLI”

    Infine, il presidente biancoceleste ha parlato del rapporto con la FIGC e della visione morale che intende trasmettere con la gestione del club. “Sento la responsabilità di essere un presidente che sta proseguendo un percorso fatto dai miei predecessori. La Lazio è stata nominata come ente morale”, ha ricordato. 

    Ha anche sottolineato l’impegno della Fondazione Lazio, guidata dalla moglie, e l’importanza di trasmettere “valori di rispetto” nel calcio. 

    Lotito ha concluso dicendo che “i tifosi devono stare tranquilli. Voglio creare le condizioni perché questo club mantenga i suoi profili e resti solido. Per questo mi batterò sempre”.