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Man City crisisGetty

3 sconfitte di fila, Haaland sfiduciato, l'assenza di Rodri: cosa sta succedendo al Manchester City

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"Il Manchester City non concede colpi di scena". Lo ha detto Gary Neville nella scorsa stagione, conclusa con il "solito" trionfo in Premier League, aggiungendo che "negli anni passati ci si poteva aspettare una svolta, che sarebbe successo qualcosa di diverso. Non credo che stavolta accadrà".

Neville potrà anche aver avuto ragione allora, quando la squadra di Pep Guardiola ha effettivamente tenuto a bada l'Arsenal portandosi a casa il quarto campionato consecutivo grazie a 9 vittorie nelle ultime 9 giornate. Ma in questo momento il City non si sta solo contorcendo su se stesso: è caduto a faccia in giù.

Per la terza volta nell'era Guardiola, i Blues hanno perso tre partite di fila in tutte le competizioni, venendo eliminati dal Tottenham in Carabao Cup prima di essere ampiamente sconfitti dal Bournemouth e dallo Sporting di Ruben Amorim, futuro manager dello United. Il tutto con una difficile trasferta a Brighton alle porte.

Non è esagerato affermare che il catalano stia vivendo la sfida più dura del suo glorioso mandato all'Etihad Stadium. E il modo in cui la affronterà influenzerà l'esito della lotta al vertice della Premier League, oltre a determinare se questa sarà o meno la sua ultima stagione a Manchester.

  • bernardo-silva(C)Getty Images

    "TUTTO VA PER IL VERSO SBAGLIATO"

    Bernardo Silva, dopo l'1-4 con lo Sporting, non riuscito a nascondere tristezza e incredulità: "È difficile trovare le ragioni di tutto questo. Non ricordo di aver mai perso 3 partite di fila in 7 stagioni e mezza. Stiamo attraversando un momento buio, tutto sembra andare per il verso sbagliato".

    In effetti, non sono soltanto i risultati a preoccupare. Qualcosa sembra non funzionare più nella squadra di Guardiola. Come ha detto Neville a maggio, il City è un esperto in solidità nelle situazioni più calde. Riesce a intorpidire l'atmosfera più intimidatoria tenendo la palla per minuti e minuti. Può perdere un giocatore come Kevin De Bruyne per metà stagione o Erling Haaland per due mesi e vincere comunque il campionato.

    Ma può anche dimenticarsi di un acquisto costoso come Kalvin Phillips nel giro di poche settimane e non accorgersene quasi. Può essere colpito da 115 accuse provenienti dalla Premier League, vedere minacciata la sua stessa esistenza, ma continuare a vincere.

    Quel senso di serenità, ora, è stato sostituito da una sensazione di panico. Basta guardare Haaland per accorgersene.

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  • Erling Haaland Man City 2024-25Getty

    CHE SUCCEDE AD HAALAND?

    Il norvegese segue notoriamente tecniche di meditazione e sonno. Ora, però, sembra tutt'altro che rilassato. Come dimostrato nella partita contro lo Sporting, nella quale ha calciato in porta in 5 occasioni senza riuscire ad andare a segno neppure una volta.

    Guardiola nella scorsa stagione aveva però avvertito tutti: "Non criticate mai il vostro capocannoniere: vi chiuderà la bocca". E dunque bisogna sempre stare attenti a dare Haaland per spacciato. Del resto l'ex Borussia Dortmund aveva segnato una bellissima rete nella sua precedente partita in Champions League ed è pur sempre a quota 11 in Premier League. Ma ora sta attraversando una fase di forma discontinua, per usare un eufemismo.

    Haaland non è riuscito a segnare in 6 delle sue ultime 10 partite con il City. In Premier League ha segnato un goal nelle ultime 5. Contro i Wolves non ha calciato in porta neanche una volta. Già contro il Newcastle, come a Lisbona, aveva effettuato 5 tiri senza riuscire ad andare a segno. Contro il Southampton è stato clamorosamente sprecone, segnando solo una volta su 8 tentativi.

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  • Sporting Clube de Portugal v Manchester City - UEFA Champions League 2024/25 League Phase MD4Getty Images Sport

    UNA DIFESA DECIMATA

    Quando Guardiola ha detto che la sua squadra "non è stata emotivamente stabile" a Lisbona, sembrava che si riferisse proprio ad Haaland. Ma in realtà il dito era puntato soprattutto verso Gvardiol e Matheus Nunes per il modo in cui i due avevano concesso un rigore a testa ai portoghesi. Entrambi hanno allungato le braccia per cercare di fermare gli avversari. Sembrava come un segno di disperazione.

    Tutto questo, probabilmente, non è troppo sorprendente. A Lisbona Guardiola ha schierato una difesa a quattro diversa per la quinta partita di fila, con il giovanissimo Simpson-Pusey al debutto in prima squadra. Il diciannovenne centrale è stato gettato nella mischia nel contesto di un reparto decimato: Ruben Dias e Stones sono infortunati, mentre Walker era a sua volta appena tornato da un periodo ai box, rimanendo in panchina dopo la prestazione poco positiva contro il Bournemouth.

    Rico Lewis ha più volte preso il posto di Walker nell'undici titolare del City in questa stagione, anche se i problemi fisici del trentaquattrenne compagno sono stati un fattore in questo senso. Ma la sensazione è che uno come l'ex Tottenham sia mancato parecchio nella tremenda serata lusitana.

  • Rodri(C)Getty Images

    L'ASSENZA DI RODRI

    E poi c'è la questione Rodri. L'unico giocatore di cui Guardiola non sia mai riuscito a fare a meno negli ultimi anni. Il City ha perso tutte e 4 le partite in cui lo spagnolo era assente per squalifica nella prima metà della scorsa stagione e, nonostante abbia vinto le prime 6 partite successive al suo infortunio contro l'Arsenal, sta confermando quanto faccia affidamento sul recente vincitore del Pallone d'Oro.

    Kovacic giocava meglio nella scorsa stagione, quando faceva coppia con lo spagnolo a centrocampo. Senza di lui, invece, sta andando in difficoltà. Gundogan sembra molto meno vivace rispetto a quando è andato al Barcellona: ha pur sempre 34 anni.

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  • FBL-ENG-PR-BOURNEMOUTH-MAN CITYAFP

    UNA CRISI NON INATTESA

    In Inghilterra, però, c'è anche chi sostiene che questa recente ondata di risultati negativi fosse prevedibile. E che, al contempo, non sarà così facile da risolvere. Il City aveva già sofferto tantissimo contro il Brentford a settembre, ha avuto bisogno di un goal al 97' di Stones per evitare la sconfitta casalinga contro un Arsenal in 10 uomini e di un colpo di testa al 94' dello stesso ex Everton per battere i Wolves, in quel momento ultimi in classifica.

    Questa mini-crisi, insomma, non è così inattesa. Ma Guardiola ha bisogno di soluzioni e ne ha bisogno in fretta, poiché il calendario degli impegni del City diventerà molto più difficile a dicembre: prima di Natale i campioni in carica dovranno andare in casa del Liverpool, della Juventus e dell'Aston Villa e ospitare il Tottenham, il Manchester United (che a quel punto sarà già sotto la guida di Amorim) e la sorpresa Nottingham Forest.

    "All'inizio sapevamo che sarebbe stata una stagione dura - ha detto Guardiola - Mi piace, adoro tutto questo, voglio affrontare la sfida, risollevare i miei giocatori, provarci. La vita è così. Forse i 6 trionfi in Premier League negli ultimi 7 anni e i 4 di fila sono stati un'eccezione. È un momento difficile in termini di risultati, ma io voglio combattere. Non mi arrenderò, mi piace questa sfida".

  • Sporting Clube de Portugal v Manchester City - UEFA Champions League 2024/25 League Phase MD4Getty Images Sport

    NON È LA PRIMA VOLTA

    La crisi del City fa ovviamente felice il Liverpool, la principale rivale per il titolo di Premier League. Ma attenzione: i Reds sono già rimasti scottati in passato. Più volte hanno avuto a che fare con una contendente apparentemente in difficoltà, ma alla fine sono spesso rimasti delusi.

    Nella prima stagione di Guardiola, conclusa senza trofei, il City non è riuscito a vincere per 6 partite di fila, poi per 4 e infine per 3. L'anno successivo ha risposto collezionando 100 punti, ma persino in quell'incredibile stagione ha perso 3 partite di fila venendo eliminato dalla FA Cup per mano del Wigan.

    Nella stagione 2020/21, il City ha vinto solo 5 delle prime 13 partite di Premier League. Anche allora c'erano seri dubbi, come ce ne sono ora, sul fatto che Guardiola volesse rimanere ancora a lungo in sella. Ebbene, la sua squadra ha risposto a quella crisi vincendo le successive 15 partite e strappando il titolo al Liverpool, il primo dei quattro consecutivi.

    Guardiola ha una rara capacità di far luce nell'oscurità, di sfruttare i punti più bassi per pianificare i più grandi successi. Prevedere la sua caduta è poco saggio, così come dare per spacciato Haaland.

    In ogni caso, evidentemente Gary Neville non aveva completamente ragione. Il Manchester City, sì, può anche regalare dei colpi di scena. E ora sarà affascinante osservare come reagirà a tutto questo.

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