10 cose che non sai su Georginio Wijnaldum

A ridosso della finale di Champions League del 2018 tra Liverpool e Real Madrid, Georginio Wijnaldum ha ammesso di vedere in Zinedine Zidane, allora allenatore dei Blancos, uno dei suoi più grandi modelli.

"E' il mio idolo: se guardi alle vecchie partite è chiaro perché mi piaccia. Era un Maestro".

L'olandese non ha mai nascosto la sua ammirazione per un altro centrocampista, suo connazionale.

"Un altro dei miei idoli è stato Clarence Seedorf".

Nato e cresciuto a Rotterdam, la sua fede calcistica, naturalmente, è legata alla squadra della sua città: lo Sparta Rotterdam.

Contro quest'ultima Wijnaldum ha giocato 4 volte vestendo la maglia del Feyenoord, vincendo 2 gare e perdendone 2, andando a segno nel 3-0 dell'aprile del 2010, con un colpo di testa che ha portato in vantaggio i suoi. Esultando.

Georginio Wijnaldum, come la maggior parte dei calciatori, ama ascoltare musica in fase di allenamento e nella preparazione alle gare.

Per concentrarsi al meglio l'olandese ha anche una sua Playlist pubblica presente su Spotify dal titolo "Matchday Mix by Gini Wijnaldum" dove sono presenti brani di Drake, Eminem e del connazionale e collega Memphis Depay.

Georginio Wijnaldum ha detenuto diversi record nel corso della sua carriera: il primo è quello relativo al suo debutto, avvenuto l'8 ottobre 2007. Scendendo in campo contro il Groningen a 16 anni e 148 giorni è diventato il più giovane esordiente nella storia del Feyenoord.

Un altro record scomoda leggende del calcio olandese: segnando contro Ucraina e Macedonia del Nord a EURO 2020 Wijnaldum raggiunge quota 25 goal con la Nazionale Oranje, superando Dirk Kuyt, ma soprattutto Marco Van Basten nella classifica dei marcatori all time.

A Liverpool Georginio Wijnaldum è diventato un vero e proprio idolo, tanto da ricevere in suo onore un coro personalizzato da parte dei tifosi dei Reds.

"Gini Wijnaldum" viene cantato sulle note di "This Girl" di Kungs e Cookin' On 3 Burners.

Più che un rito una consuetudine: Georginio Wijnaldum non riesce a mangiare dopo ogni partita disputata, come da lui stesso spiegato.

"Dopo ogni match provo a forzarmi a mangiare qualcosa perché il corpo ha bisogno di nutrirsi e recuperare energie, ma è molto difficile per me perché ho troppa adrenalina. Parecchie volte soffro di mal di stomaco dopo le gare".

Un'altra usanza di "Gini" è quella di fare un bagno freddo.

"Preparo un bagno ghiacciato perché dicono che mi faccia recuperare in fretta: sto immmerso 5 minuti"

Praticamente tutta la famiglia di Georginio Wijnaldum ha fatto parte del mondo del calcio: i suoi fratelli, Giliano e Rogerio, sono giocatori.

Suo cugino è Royston Drenthe, ex laterale mancino cresciuto nel Feyenoord e con un passato al Real Madrid tra il 2007 e il 2010.

Il calcio alla fine è stato tutta la sua vita, ma la storia di Georginio Wijnaldum sarebbe potuta andare in maniera parecchio diversa.

Sin da bambino si appassiona di atletica, con il mondo della ginnastica acrobatica che lo attira, tanto da farci un pensierino.

"La ginnastica era la mia passione: amavo vedere le persone fare salti all'indietro: mi piaceva il calcio, ma non così tanto. La mia famiglia, però, disse che era troppo pericoloso".

All'età di 20 anni Georginio Wijnaldum era uno dei migliori prospetti del calcio europeo, tanto da spingere Don Balon a inserirlo nella lista dei migliori talenti nati dopo il 1989.

Tra i nomi presenti anche Mario Balotelli, Gareth Bale, Philippe Coutinho, David De Gea, Mario Gotze, Eden Hazard, Toni Kroos, Neymar e Romelu Lukaku.

Più volte Georginio Wijnaldum è stato impegnato nella lotta contro ogni forma di razzismo: l'episodio più noto riguarda l'esultanza del novembre del 2019.

Il centrocampista olandese ha posato con il compagno di Nazionale Frankie De Jong nel 5-0 contro l'Estonia affiancando il suo braccio a quello del collega, in segno di supporto ad Ahmad Mendes Moreira, che ha lasciato il campo in occasione della sfida tra Den Bosch ed Excelsior di qualche giorno prima. Il messaggio è chiaro: l'Olanda è un Paese multiculturale.