Ternana fansGetty

Serie B, caos ripescaggi: venerdì il verdetto, ecco tutti gli scenari possibili

Il campionato di Serie B è già cominciato ma, dopo due giornate disputate, la sua composizione non è ancora definitiva. Strano a dirsi, ma vero. Oggi, infatti, il Collegio di Garanzia del Coni si riunirà per discutere proprio sul format del campionato cadetto e su tutti i ricorsi ancora in sospeso.


LA STORIA


Ma ricostruiamo la travagliata estate vissuta dal campionato cadetto e dai club coinvolti. La Serie B sarebbe dovuta essere composta regolarmente da 22 squadre, ma tre di loro – per ragioni diverse – non sono state presenti ai nastri di partenza. Il Cesena e il Bari, per ragioni economiche, non si sono iscritte al campionato, mentre l’iscrizione dell’Avellino è stata respinta per ragioni legate alla sostenibilità finanziaria. Siena, Ternana e Pro Vercelli occupavano i primi tre posti nella classifica dei ripescaggi ma, in seguito ad un ricorso presentato dal Novara e accettato dal Tribunale Federale, lo stesso Novara e il Catania si sono ritrovate ad occupare i primi due posti, rispedendo Ternana e Pro Vercelli fuori dalla “zona ripescaggi”.

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In attesa dell’ufficializzazione della graduatoria e dei conseguenti ripescaggi, Novara, Catania e Siena hanno vissuto da spettatori interessati il ricorso della Virtus Entella che, dal canto suo, reclamava l’ammissione in luogo del Cesena che, secondo i dirigenti del club ligure, andava sanzionato – in seguito alla vicenda legate alle presunte plusvalenze fittizie - con una penalità relativa al campionato concluso e non a quello successivo (essendo peraltro il Cesena già ‘sparito’ per ragioni economiche).

Il risultato? Ricorso dell’Entella respinto, graduatorie per i ripescaggi mai pubblicate e Serie B ridotta a sorpresa a 19 squadre , tra le proteste delle squadre interessate, dell’Associazione Calciatori e di tanti addetti ai lavori. Il Commissario Fabbricini , in un primo momento apparso fermo sulla decisione di rispettare il format delle 22 squadre, ha poi ceduto alle pressioni del Presidente della Lega di Serie B, Mauro Balata, che – spinto dalla volontà unanime dei 19 presidenti dei club cadetti – ha ottenuto la riduzione delle squadre in gioco.


LA SITUAZIONE ATTUALE


NOVARA&CATANIA – Il destino dei due club è legato a filo doppio. Come detto, la sentenza del Tribunale Nazionale Federale (che ha cancellato la delibera che vietava alle società sanzionate nel corso degli anni precedenti di essere inserite nelle graduatorie di ripescaggio) ha riammesso le due compagini alle graduatorie di ripescaggio, all’interno della quale occupano le prime due posizioni. Due sono gli ostacoli che separano i due club dalla Serie B: in primo luogo l’annullamento del provvedimento che ha ridotto la B da 22 a 19 squadre, in secondo quello relativo al ricorso di Ternana, Siena e Pro Vercelli, che hanno ottenuto la sospensiva cautelare dell’esecutività della sentenza del Tribunale Nazionale Federale.

TERNANA&PRO VERCELLI – Ternana e Pro Vercelli, dal canto loro, sperano che il Collegio di Garanzia del Coni annulli la sentenza del Tribunale Federale per riprendersi rispettivamente secondo e terzo posto in graduatoria, per poi sperare che la Serie B torni al format da 22 squadre.

SIENA – La situazione più curiosa è quella del Siena: i toscani occuperebbero il primo posto della graduatoria nel caso in cui il ricorso di Ternana e Pro Vercelli fosse accolto, il terzo qualora fosse respinto: in ogni caso avrebbero diritto al ripescaggio se la Serie B dovesse tornare a 22. A meno che Avellino e Virtus Entella non tornino in corsa.

AVELLINO - Già, l’Avellino. Gli irpini sembravano definitivamente fuori dal campionato cadetto, almeno fino allo scorso 30 agosto, data nella quale il Commissario della Federcalcio, Roberto Fabbricini, ha “minacciato” sanzioni e punti di penalizzazione per Lecce, Palermo e dieci club di Serie C perché colpevoli di essersi avvalsi della fideiussione della ‘Finworld’, ritenuta non idonea. Il club campano richiede adesso il medesimo trattamento: l’Avellino, infatti, aveva sostituito la garanzia fideiussoria della rumena Onix proprio con la Finworld, ritenuta a sua volta non idonea. “Disparità di trattamento”, ha tuonato il patron Taccone che ora chiede un risarcimento di 30 milioni di euro e la riammissione in Serie B.

VIRTUS ENTELLA – Poche, infine, le speranze della Virtus Entella che – come detto - ha presentato ulteriore ricorso proprio al Collegio di Garanzia del Coni per prendere il posto del Cesena, senza che si passi prima dalle graduatorie di ripescaggio.

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