La mazzata che non ti aspetti arriva in un tardo pomeriggio invernale: Hakan Calhanoglu, stella del Bayer Leverkusen, è stato squalificato dalla FIFA per quattro mesi. E dunque si perderà tutta la seconda parte della stagione.
Il motivo? Un contenzioso in atto tra lo stesso Calhanoglu e il Trabzonspor, club con il quale il trequartista aveva firmato un contratto nel 2011, quando non aveva che 17 anni. Avrebbe dovuto giocare in Turchia dalla stagione successiva, 2012/13, dunque al compimento dei 18 anni, ma il suo trasferimento dal Karlsruhe non si è infine mai concretizzato.
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Un nulla di fatto dato ufficialmente "per un mancato accordo tra i due club", come spiegato a marzo in un comunicato dal Bayer Leverkusen. Ma il Trabzonspor è sempre stato di parere opposto: ha proseguito la propria battaglia, rivolgendosi alla FIFA e reclamando il pagamento di una multa di 100mila euro.
Il Bayer Leverkusen ha immediatamente reagito alla notizia della squalifica di Calhanoglu, dichiarando il massimo appoggio al proprio giocatore: "Siamo con te", recita un tweet pubblicato dal club tedesco.
"Siamo naturalmente dispiaciuti, è un duro colpo per Hakan ma anche per noi - ha detto il ds Rudi Völler - Anche se il Bayer non ha nulla a che vedere con i fatti del 2011, siamo stati duramente colpiti. Ci mancherà un giocatore molto importante nella fase cruciale della stagione".
In ogni caso, il Bayer non potrà fare ricorso, visto che la decisione della FIFA è stata confermata dalla Corte Arbitrale dello Sport: "Purtroppo non abbiamo altra scelta che accettare il verdetto", l'amara constatazione dell'amministratore delegato Michael Schade. Un colpo difficilissimo da assorbire.




