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Davide Astori funeralGetty Images

L'ultimo saluto ad Astori, Badelj: "Davide, sei luce per noi"

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Un saluto lungo, commosso, toccante. Quella che si è vissuta a Firenze è una giornata che in molti faticheranno a dimenticare, è la giornata dell’ultimo saluto al capitano della Fiorentina Davide Astori .

Moltissime le persone accorse presso la piazza di Santa Croce per omaggiare un ragazzo la cui morte è dura da accettare e con esse tutto il calcio italiano, autorità, ex compagni di squadra e amici famigliari che si sono stretti in un virtuale abbraccio alla famiglia di Astori, alla compagna Francesca e alla piccola Vittoria.

Tanti i momenti di commozione nel corso dei funerali, tante le lacrime che sono scese giù lungo i volti di chi ha voluto esserci ed ha voluto tributare un ultimo saluto ad un ragazzo che aveva nella grande umanità una delle sue peculiarità e che andandosene ha lasciato dietro di se un vuoto difficilmente colmabile.

Lo si intuisce anche dalle splendide parole di Milan Badelj , uno dei senatori dello spogliatoio viola, colui che sarà chiamato ad ereditare la fascia di capitano e che, a nome della squadra, ha parlato nel corso delle esequie che si sono tenute nella Basilica di Santa Croce .

BADELJ PS

Caro Davide

Prendo la parola a nome dei compagni e della famiglia viola. Il tuo nome in ebraico significa "amato", e a vedere tutti quelli che sono qui oggi a dimostrarti affetto, credo che questo sia davvero il tuo nome.

Davide, con il tuo sguardo profondo riesci a entrare dentro le persone e rimanerci. Tu non sei come tutti gli altri, sei quello che anche non sapendo bene le lingue sei riuscito a parlare con tutti noi, parlando con il cuore e tenendoci uniti. Hai il dono della lingua universale del cuore.

Tua mamma, tuo padre, devono sapere che non hanno sbagliato nulla con te. Sei esattamente il figlio e il fratello che chiunque vorrebbe avere. Sei il miglior compagno di squadra che un ragazzo possa sognare di avere. Avere te al fianco ti fa sentire al sicuro, pensare "tanto c'è Davide". Non possiamo dimenticare le tue risate, il tuo modo di scherzare con tutti. Tu 'designer di fama mondiale e calciatore nel tempo libero', come ti amavi definire. Tu sei il calcio, quello puro dei bambini.

Il nostro pensiero va alla tua famiglia, a Francesca e alla principessa Vittoria. Il compito di tutti quelli che le saranno vicino sarà raccontarle chi è Davide, perchè tua figlia crescendo dovrà sapere chi era suo padre. Un uomo, con la U maiuscola.

Chiudo con un aneddoto. Al mattino, quando arrivavi nella stanza della fisioterapia, eri sempre te ad accendere la luce. Tu sei questo per tutti noi, luce. Grazie Davide ”.

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