Sembrava essere ad un passo, poi qualcosa è andato storto. Hakim Ziyech era vicinissimo a diventare un giocatore della Roma. A giugno, la Roma e l’Ajax stavano parlando del marocchino e di Justin Kluivert, poi effettivamente arrivato nella capitale. Monchi aveva offerto 40 milioni di euro per prenderli entrambi, ma alla fine è riuscito a concludere solamente l’acquisto dell’olandese, che ben si sta comportando nella tournee americana alle dipendenze di Eusebio Di Francesco.
L’offerta della Roma era questa: 17,5 milioni di euro più bonus per Kluivert, più 22,5 per Ziyech. La risposta dell’Ajax è stata positiva riguardo il figlio dell’ex giocatore di Barcellona e Milan perché ad un anno dalla scadenza di contratto avrebbero rischiato di perderlo a costo zero nell’estate del 2019, ma negativa sul marocchino. O meglio, i Lanceri, che pensavano di aver svenduto Kluivert, a quel punto hanno chiesto 36 milioni di euro per Ziyech, creando una forbice da 14 milioni di euro, che ha spinto Monchi ad abbandonare la pista e dirottare sul nome di Pastore, arrivato poi a cifre simili e cioè poco più di 24 milioni di euro.
Trattativa naufragata dunque ma dopo il mondiale, dove Ziyech non ha di certo brillato con la maglia del Marocco, l’Ajax, attraverso alcuni intermediari ha provato a rimettersi in contatto con la Roma, provando a capire se ci fosse la possibilità di riaprire la trattativa alle condizioni dei giallorossi, dando dunque al centrocampista una valutazione intorno ai 20 milioni di euro, anche qualcosa in meno.
Monchi però ha detto no. Non è nel suo modus operandi tornare sui suoi passi dopo che Ziyech lo aveva trattato a lungo ma senza successo proprio a causa delle richieste del club olandese, ritenute spropositate. Avrebbe provato ad alzare leggermente la posta a giugno, ma per una questione di principio non ad agosto, dopo il mondiale negativo giocato dal marocchino e dopo che l’Ajax di fatto aveva dimostrato di avere un problema in casa, con il giocatore che nei giorni del possibile trasferimento, aveva spinto moltissimo per andare via.

Chissà adesso che non si possa riaprire davvero la trattativa alle condizioni della Roma, ma solamente e chiaramente soltanto nel caso in cui Monchi non riuscisse a chiudere altre trattative per gli esterni d’attacco che sta seguendo (anche perché in realtà Ziyech può fare anche l’esterno ma è più un trequartista e in quella posizione i giallorossi, come detto, hanno già preso Pastore).
La priorità del mercato della Roma resta dunque un centrocampista di grande spessore ed esperienza internazionale, soprattutto nel caso in cui Monchi dovesse trovare una sistemazione a Gonalons. L’obiettivo numero uno resta N’Zonzi. Nonostante la clausola rescissoria da 35 milioni di euro, che Monchi, attraverso i buoni rapporti con il Siviglia, potrebbe riuscire ad abbasssare intorno ai 20/25 milioni di euro e nonostante le richieste altissime del ventinovenne francese.
N’Zonzi ha chiesto un ingaggio superiore ai 4 milioni di euro netti l’anno e questo chiaramente influisce sulla fattibilità dell’operazione. Ora il direttore sportivo giallorosso sta provando a farlo ragionare ma ad oggi non esistono ancora le condizioni per chiudere l’affare. Gli farebbe un contratto lungo e molto più importante rispetto a quello a cui è legato attualmente con il Siviglia, però la trattativa non è per niente facile. Con Pallotta e Baldissoni, il DS spagnolo negli States sta cercando di trovare una soluzione per provare a chiudere con un grande colpo un mercato già positivo, al netto delle cessioni di Alisson e Nainggolan.


