Pubblicità
Pubblicità
Questa pagina contiene link di affiliazione. Quando acquisti tramite i link forniti, potremmo guadagnare una commissione.
Zirkzee JuventusGetty Images

Zirkzee è una pista calda: perché la Juventus lo vuole e cosa può portare l'olandese al gioco di Thiago Motta

Pubblicità

Di Joshua Zirkzee alla Juventus si parla ormai da tempo immemore. Da quando l'attaccante olandese, che oggi vive un incubo sportivo al Manchester United, era ancora un giocatore del Bologna. Anche se alla fine il più vicino a prenderlo, prima del trasferimento in Inghilterra, era stato il Milan.

Un feeling, quello tra Zirkzee e la Juve, di lunga data. E che non poteva non tornare di moda oggi che l'allenatore bianconero è Thiago Motta, colui che ha rilanciato la carriera dell'ex Bayern in Emilia. Si ragiona sulla formula del prestito con obbligo di riscatto, condizioni che troverebbero favorevole lo United.


Gli inglesi, del resto, si sono già resi conto di aver commesso un errore in estate nello spendere 42 milioni e mezzo di euro per Zirkzee. Poco adatto alla Premier League, poco adatto - come tanti altri - per una squadra e una società costantemente sull'orlo del caos.

E così, riecco la Juventus. Per un trasferimento, qualora davvero si concretizzasse a metà stagione durante il mercato di gennaio, che avrebbe discretamente senso.

  • SÌ, UN ATTACCANTE SERVE DAVVERO

    Cristiano Giuntoli lo ha detto e lo ha ribadito più volte nelle scorse settimane: a gennaio la Juventus prenderà un nuovo elemento in difesa per sostituire Bremer, non in attacco. "Aspettiamo Milik", è sempre stato il mantra dell'ex dirigente del Napoli.

    Solo che Milik non si è mai visto in campo in questa stagione. Zero presenze, zero minuti, zero allenamenti assieme al resto della squadra. Il polacco si è fatto male prima degli Europei e continua a stazionare in infermeria, senza previsioni certe su un suo rientro.

    Per cui sì, alla Juventus un nuovo attaccante serve. Che si tratti di Giacomo Raspadori o, appunto, di Zirkzee. E anche lo stato maggiore sabaudo, abbandonate le dichiarazioni di circostanza, ha iniziato sempre più concretamente a rendersene conto.

  • Pubblicità
  • ZIRKZEE PIÙ ADATTO AL MOTTISMO?

    C'è poi la questione dell'adattabilità al gioco di Thiago Motta. Che nei pensieri e nei desideri dell'allenatore italo-brasiliano non è certo quel che si è visto a Torino per parte dei primi mesi stagionali: un calcio a tratti lento, prevedibile, poco avvolgente. I tanti 0-0 e i tanti pareggi in campionato sono frutto anche di questo.

    Il calcio secondo Motta è quel che s'è visto l'anno scorso a Bologna. Quella è stata la summa del mottismo, un football divertente e imprevedibile per chiunque. Passare da anni di difesa a tre e di allegrismo a un diverso modo di intendere il calcio, in questo senso, richiede tempo. E pure gli interpreti adatti.

    Dusan Vlahovic è un centravanti di primo livello, almeno potenzialmente, ma non risponde appieno alle caratteristiche che Motta cerca nel proprio attaccante di riferimento. Zirkzee invece sì: più qualità nei piedi, maggior capacità di arretrare la propria posizione per legare il gioco e favorire gli inserimenti dei centrocampisti. In sostanza, una diversa e più moderna interpretazione del ruolo.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • Zirkzee Thiago MottaGetty Images

    LA PRESENZA DI THIAGO MOTTA

    Solo una volta, prima della scorsa stagione, Zirkzee era andato in doppia cifra in un singolo campionato: nel 2021/2022 all'Anderlecht. Nell'anno che ha visto il Bologna qualificarsi per la Champions League l'olandese è arrivato a 11, ma i numeri non possono bastare per spiegare il suo impatto in terra felsinea: Joshua è stato leader offensivo, punto di riferimento, tuttofare.

    In pochi si sarebbero attesi un'esplosione del genere. Specialmente dopo che il Bologna aveva ceduto Marko Arnautovic, il suo precedente punto di riferimento, all'Inter. E invece Zirkzee è rifiorito sotto la guida di Motta, disputando la stagione della consacrazione. Tanto che proprio la presenza del suo ex allenatore, anche per le motivazioni tattiche già spiegate in precedenza, rappresenta ulteriore benzina sul fuoco di una trattativa sempre più nel vivo.

    "Zirkzee ha grandissima qualità - diceva di lui Motta qualche tempo fa - si tratta di un giocatore che oggi ha un profilo difficile da trovare, in tutti i sensi. Ha qualità tecnica e fisica ed è pure altruista, perché pensa prima al gruppo che a se stesso. Altri calciatori non hanno questa propensione, lui invece sì e ne siamo contenti".

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • IN COPPIA CON VLAHOVIC?

    Le caratteristiche tecniche di Zirkzee e la sua propensione ad arretrare il proprio raggio di manovra potrebbero inoltre consentire a Thiago Motta di pensare a un sistema di gioco alternativo. Ovvero Joshua più Vlahovic, non al posto di Vlahovic. Con l'olandese a girare attorno al compagno. Perché no?

    Si tratterebbe di una situazione d'emergenza, utilizzabile magari in certi momenti di certe partite: probabilmente non in modo fisso. Anche perché la Juventus sulla trequarti è ben fornita, da Koopmeiners a Nico Gonzalez passando per Yildiz. Ma è innegabile come l'arrivo di Zirkzee, oltre a rimpolpare un reparto offensivo numericamente monco dopo l'infortunio di Milik, potrebbe fornire ulteriori alternative in questo senso.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • OBIETTIVO RAGGIUNGIBILE

    Dulcis in fundo, la Juventus vuole Zirkzee anche per un motivo: semplicemente perché adesso può permettersi di farsi avanti per trattarlo, diversamente da quanto era accaduto qualche mese fa.

    Se in estate l'ex giocatore del Bologna era sulla bocca di tutti dopo la splendida stagione emiliana, con conseguente innalzamento del prezzo e inevitabile ingresso in scena della Premier League, oggi la situazione si è ribaltata: i mesi terribili trascorsi al Manchester United, con la sostituzione dopo mezz'ora contro il Newcastle a segnare la probabile rottura, lo hanno rimesso sul mercato.

    Lo United è intenzionato a cedere Zirkzee, anche se non con la formula del prestito secco: inserendo un obbligo di riscatto si può fare. Se ne riparlerà nei prossimi giorni, forse nelle prossime settimane, ma intanto una cosa è certa: la Juve, stavolta, è intenzionata a far sul serio. Per rinforzare l'attacco e per regalare a Thiago Motta il suo pupillo.

0