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Rafael Leao MilanGetty Images

Perché Leao non è più un titolare del Milan: il ruolo in campo e il rapporto con Fonseca

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No, non è più possibile parlare di semplice turnover da calendario intasato. La terza panchina consecutiva di Rafa Leao in campionato è destinata ad alzare ulteriormente l'attenzione sul numero 10 del Milan.

Ormai è chiaro d'altronde che qualcosa nel rapporto tra Paulo Fonseca ed il connazionale non stia funzionando come dovrebbe, un po' per ragioni tattiche e un po' per motivi caratteriali.

Leao d'altronde sulla carta dovrebbe essere la stella assoluta della squadra, ma il campo da inizio stagione dice altro con il nuovo tecnico che spesso ha preferito lasciarlo fuori o lo ha sostituito a gara in corso.

Cosa sta succedendo davvero tra Rafa Leao e Paulo Fonseca?

  • LA SOSTITUZIONE COL BRUGGE

    Ad oggi, con quella di Monza, sono già quattro le panchine di Rafa Leao in tredici partite ufficiali del Milan. Troppe per chi dovrebbe essere un punto fermo lì davanti.

    Vero che il portoghese ha sempre giocato titolare in Champions League, ma proprio il cambio dopo un'ora di gioco contro il Club Brugge ha definitivamente aperto il caso Leao.

    Il numero 10 è stato sostituito sul risultato di 1-1 e con la squadra in superiorità numerica e poco dopo Okafor, subentrato al suo posto, ha servito a Reijnders l'assist del 2-1 mentre Leao ancora passeggiava lentamente dietro la porta avversaria per raggiungere la panchina.

    Il portoghese ha sorriso, senza partecipare all'esultanza dei compagni e subito dopo il fischio finale si è infilato direttamente nella pancia di 'San Siro' mentre il resto della squadra salutava i tifosi.

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  • TERZA PANCHINA DI FILA

    Quella a Monza per Leao sarà addirittura la terza panchina di fila in campionato.

    Contro l'Udinese il portoghese è rimasto a guardare per tutta la gara, mentre contro il Napoli è subentrato giocando una mezz'ora scarsa, quando il risultato era ormai compromesso o quasi.

    Qualche dribbling tentato, qualche accelerazione delle sue ma evidentemente troppo poco per convincere Fonseca che punta di nuovo su Okafor.

    Leao peraltro non sarebbe partito titolare neppure a Bologna, gara poi rinviata a data da destinarsi tra le polemiche per i noti motivi.

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  • PERCHÈ LEAO NON È PIÚ TITOLARE

    Ma cosa c'è dietro alle continue esclusioni di Rafa Leao dall'undici titolare?

    Alla base delle scelte di Paulo Fonseca ci sarebbero prevalentemente ragioni di natura tattica. Il tecnico chiede al suo numero 10 un maggiore lavoro in fase di copertura.

    Cosa in cui Leao non ha mai particolarmente brillato, neppure quando era un titolare inamovibile sotto la gestione Pioli.

    Fonseca però non fa sconti a nessuno, come spiegato più volte anche pubblicamente: "Magari per voi è strano vederlo in panchina, ma questa deve essere la normalità. Per me il Milan è più importante di qualunque giocatore".

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  • QUALE FUTURO PER LEAO?

    Quella espressa da Fonseca, è una posizione condivisibile se non si parlasse del giocatore scelto dal nuovo Milan come simbolo e punta di diamante della squadra.

    Leao, di questi tempi è bene ricordarlo, inoltre percepisce un ingaggio da 7 milioni di euro netti a stagioni e ha una clausola rescissoria fissata a 175 milioni di euro. Un po' troppo forse per diventare uno dei tanti.

    Senza dimenticare la maglia numero 10 sulle spalle ed il suo ruolo all'interno dello spogliatoio, dato che Leao è uno dei capitani rossoneri.

    Per riconquistare il posto in squadra però adesso Leao dovrà obbedire alle richieste di Fonseca, in caso contrario il tecnico è pronto a tirare dritto per la sua strada anche col rischio che si arrivi ad una clamorosa rottura.

    "Per me il Milan viene prima di tutti". La posizione di Fonseca è chiara, ora tocca a Leao.

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