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Thiago MottaGetty Images

Le mosse di Thiago Motta non pagano: dalla formazione ai cambi, cosa non ha funzionato contro lo Stoccarda

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"La responsabilità è mia, abbiamo perso meritatamente" ha ammesso Thiago Motta dopo la prima sconfitta ufficiale sulla panchina della Juventus.

Uno schiaffo sonoro, quello rifilato dallo Stoccarda decimo in Bundesliga ai bianconeri, che forse dopo l'impresa di Lipsia (in dieci) si erano illusi di poter risolvere la pratica senza 'sporcarsi' troppo l'abito, per dirla alla Conte.

I tedeschi invece allo Stadium hanno dominato dal primo minuto, con Perin migliore in campo per distacco tra le file della Juventus e premiato come Man of The Match al termine della partita.

Ma cosa non ha funzionato contro lo Stoccarda? Cosa ha sbagliato Thiago Motta?

  • DANILO E SAVONA, LE SCELTE NON PAGANO

    Mai in questa stagione la Juventus aveva sofferto così tanto un avversario. La pressione alta e feroce dello Stoccarda ha letteralmente mandato in tilt ogni piano di Thiago Motta.

    E senza il controllo del pallone, stabilmente in mani tedesche soprattutto nel primo tempo, la difesa bianconera ha cominciato presto a imbarcare acqua.

    In tal senso anche la scelta di tenere fuori Gatti per rilanciare Danilo, tra i peggiori contro lo Stoccarda, non ha pagato.

    Mentre anche il giovane Savona è andato in grande difficoltà, mostrando come nonostante le innegabili qualità e ampi margini di crescita, forse non sia ancora pronto per giocare titolare a certi livelli.

    A centrocampo la scelta di schierare McKennie, appena recuperato dopo un problema muscolare, non ha pagato. Locatelli, subentrato al suo posto, forse poteva essere più utile dal 1'.

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  • LA JUVE NON SEGNA

    I piani di Thiago Motta sono stati ulteriormente complicati dallo stop di Douglas Luiz nel riscaldamento.

    Ma considerate le recenti prestazioni offerte dal brasiliano, sembra difficile immaginare che con l'ex Aston Villa in campo al posto di Thuram (peraltro uno dei pochi a salvarsi) le cose sarebbero andate diversamente.

    E poi resta il nodo relativo alla fase offensiva della Juventus, ancora una volta praticamente inesistente. Vlahovic, sostituito nella ripresa, ha toccato appena 14 palloni (14!) senza mai riuscire a tirare in porta.

    Non meglio (anzi) ha fatto Yildiz, che però Thiago Motta ha tenuto in campo per tutta la gara spostandolo nel finale come punta centrale. Un segnale chiaro di come a questa Juve in attacco manchi qualcosa.

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  • VLAHOVIC FUORI, YILDIZ IN CAMPO: PERCHÈ?

    Thiago Motta, in realtà, ha capito che le cose in campo non funzionavano ma non è riuscito a sistemarle. Anche perché i cambi operati dal tecnico nella ripresa sono stati sicuramente coraggiosi, ma anche parecchio discutibili.

    Perché, ad esempio, togliere contemporaneamente Vlahovic e Francisco Conceiçao? Il portoghese fino a quel momento era stato uno dei pochi a cercare di dare la scossa, al contrario di Yildiz che anche contro lo Stoccarda ha confermato di vivere un periodo di forma tutt'altro che brillante (eufemismo).

    E pure l'inserimento di Rouhi al posto di Thuram, con la squadra in dieci e chiusa nel fortino, non ha convinto. La fisicità del francese, forse, sarebbe stata più utile durante l'assalto tedesco. E se proprio bisognava cambiare, perché non Gatti?

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  • L'AMMISSIONE DI THIAGO MOTTA

    Come detto, al termine della partita, Thiago Motta non si è nascosto ammettendo sinceramente come lo Stoccarda abbia dominato allo Stadium: "Sicuramente loro hanno meritato, dal primo minuto sono stati migliori di noi. Ora dobbiamo digerire la sconfitta il prima possibile per poi rialzarci e affrontare la partita contro l'Inter. Non siamo riusciti a togliere il controllo del gioco allo Stoccarda. Poche volte abbiamo avuto noi il controllo, ci hanno messo in difficoltà con buoni giocatori. Abbiamo sofferto e meritatamente hanno vinto.

    Abbiamo avuto difficoltà nella costruzione dal basso, dobbiamo migliorare tantissimo in entrambe le fasi di gioco. È grandissima responsabilità mia per quanto accaduto, ora dobbiamo digerire la sconfitta e migliorare quanto possiamo migliorare".

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  • COSA SERVE CONTRO L'INTER

    Dopo la notte fin qui più buia da allenatore della Juventus, ora per Thiago Motta arriva uno degli esami più attesi e sulla carta più duri, ovvero il Derby d'Italia da giocare domenica pomeriggio a San Siro contro l'Inter.

    Il tecnico bianconero avrà quattro giorni di tempo per preparare una sfida che potrebbe dire già molto su dove può realisticamente arrivare la sua Juventus. Sfida per cui difficilmente avrà a disposizione Koopmeiners, uno degli uomini chiave del nuovo progetto.

    La sensazione però è che in questo momento la squadra abbia bisogno di certezze. E tra queste c'è sicuramente Andrea Cambiaso, un giocatore al quale i bianconeri non possono rinunciare.

    Mentre a centrocampo si candida per una maglia da titolare Manuel Locatelli, col probabile rientro di Gatti per Danilo in difesa.

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