La Roma sorride, Pellegrini no: terza panchina di fila tra Serie A ed Europa League

L'ultima presenza di Pellegrini è datata ormai 24 novembre, quando è stato sostituito all'intervallo del match perso di misura al 'Maradona' contro il Napoli dell'ex Lukaku.

Da allora il classe 1996 non ha avuto più chance per incidere in campo: sempre escluso dall'undici di partenza e mai impiegato a gara in corso da Ranieri, che comunque ha speso considerazioni importanti nei suoi confronti.

"Lorenzo è un giocatore splendido da metà campo in avanti - aveva dichiarato il tecnico nella conferenza pre-Lecce -, ha tiro, senso del goal e smarcamento. Ha tutto. Contro l'Atalanta non l'ho messo perché avevo bisogno di un giocatore box to box che potesse lottare con i giocatori di Gasperini".

Ai microfoni di 'Sky Sport', dopo Roma-Lecce, Ranieri ha spiegato il motivo delle continue esclusioni di Pellegrini: c'entrano l'aspetto mentale e le pressioni derivanti dall'essere romano e romanista.

"Nella mia carriera ho avuto due splendidi centrocampisti che sanno far goal: lui e Lampard. Lui non è il solito romano menefreghista, sente tutto il peso addosso. Quando lo rivedrò sorridere e giocare con spensieratezza, lo rischiererò".

L'ora di Pellegrini potrebbe scoccare giovedì sera, quando all'Olimpico arriverà il Braga: un'occasione, l'Europa League, per vedere in campo chi ha giocato di meno nella rosa giallorossa.

Tra cui anche lo stesso Pellegrini, chiamato a sorridere nuovamente: d'altronde è ciò che Ranieri gli chiede non solo per tornare all'opera sul rettangolo verde, ma anche per riannodare i fili del rapporto con la piazza che nelle scorse settimane ha subito una pesante battuta d'arresto.