Finalmente Vanja Milinkovic-Savic. Non solo il portiere del Torino:anche e soprattutto il fratello di Sergej, centrocampista della Lazio. Non l'unico, da oggi, a tenere alto il nome della famiglia nel calcio italiano.
Milinkovic-Savic jr., 20 anni, acquistato a gennaio dal club granata che l'ha prelevato dai polacchi del Lechia Danzica, è stato schierato dall'inizio da Mihajlovic nel sedicesimo di finale di Coppa Italia contro il Carpi, lui che fin qui non era mai sceso in campo in Italia. E ha fatto immediatamente parlare di sé alla prima presenza.
Negli ultimi minuti di gara, infatti, Milinkovic-Savic si è portato in attacco per battere un calcio di punizione concesso dall'arbitro Illuzzi quasi al limite dell'area: ha preso la rincorsa, ha calciato a effetto e ha colpito in pieno la traversa. Un novello Rogerio Ceni.
"Gli avrei fatto calciare la punizione anche se non fossimo stati nei minuti di recupero - ha detto Sinisa Mihajlovic al termine dell'incontro - ha una conclusione potente e precisa. Non c'è nulla di strano".
In precedenza Milinkovic-Savic non aveva dovuto compiere praticamente nessun intervento di rilievo. Però aveva sfiorato un'autorete, controllando un velenosissimo retropassaggio di Bonifazi e portandosi per sua fortuna la palla in corner. Ma tutti si ricorderanno solo del suo quasi goal su punizione.


