La peggior squadra d'Europa: Elche, sei punti e zero vittorie

ElcheGetty

La Cremonese di Ballardini, appena giunto in città al posto di Alvini, non è ancora riuscita a vincere una gara. Nonostante il girone d'andata sia terminato, la casella dei successi segna zero, come capitato qualche anno fa al Verona o all'Ancona. Nonostante ciò, il team neopromosso ha comunque ottenuto più punti rispetto all'Elche, la peggior in tali termini tra i maggiori campionati del Vecchio Continente.

Se la Cremonese (attualmente a 8) non ha ancora vinto, l'Elche non è da meno, ma ha rimediato anche meno pareggi. Dopo 18 gare di campionato, infatti, il team spagnolo è solitario fanalino di coda del torneo con sei pareggi e dodici sconfitte. Un tonfo assoluto per la squadra di Machin, l'ultimo allenatore dell'annata.

L'ultimo? Sì, perchè nel 2022/2023 l'Elche ha avuto in panchina fin qui cinque allenatori: la stagione è iniziata con Francisco, esonerato ad ottobre e sostituito per qualche giorno dal traghettatore Gallego. La società ha poi scelto Almiron, durato nemmeno un mese (fino al 7 novembre).

Mantecon ha svolto il ruolo di traghettatore, il secondo scelto, in attesa di affidarsi a Machin, sedutosi sulla panchina dei biancoverdi dallo scorso 17 novembre.

Conclusasi la pausa dei Mondiali, l'Elche è tornato in campo per scongiurare la retrocessione in Segunda, ma le cose non sono certo migliorate. O per lo meno, nelle ultime due gare sono arrivati due pareggi contro Osasuna e Cadiz che hanno interrotto la striscia di k.o, ma la distanza con il quartultimo posto continua ad essere netta.

A metà stagione l'Elche deve ancora recuperare undici punti su chi scappa, ovvero il trio a 17 punti composto da Celta Vigo, Valladolid e Getafe. Deve provare a giocarsela con tutte per provare a dare una svolta ad una terribile annata, comprese trasferte come quella che chiuderà l'andata, contro il Siviglia.

E dire che nella scorsa stagione la squadra di Francisco aveva chiuso con un buon 13esimo posto. La squadra è praticamente la stessa, ma non si è trattato, a ben vedere di un risvolto positivo: la cessione di Mojica al Villarreal e gli arrivi di Ponce e Martì non hanno alzato l'asticella, abbassandola drasticamente.