Roberto Mancini ItalyGetty Images

Mancini non ha dubbi: "Messi è al livello di Maradona"

Di campioni ne ha visti a bizzeffe, con molti ci ha anche giocato: Roberto Mancini se ne intende di gente decisiva, lui stesso lo è stato per molti anni con le maglie di Sampdoria prima e Lazio negli ultimi anni di carriera.

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Il ct dell'Italia è rimasto a bocca aperta dopo la prestazione eccellente offerta da Lionel Messi in Barcellona-Liverpool, andata della semifinale di Champions League in cui la 'Pulce' ha lasciato il timbro con una punizione fantascientica, oltre che con una prestazione generale di livello altissimo. A 'Tutti Convocati', Mancini non si è fatto problemi nel paragonarlo a Diego Armando Maradona.

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"Messi è a livello di Maradona. Rispetto ad una volta, quando i marcatori erano più arcigni, oggi è più facile. Ma Messi è di un altro pianeta".

Mancini parla delle difficoltà incontrate nei primi mesi di gestione azzurra, dando un giudizio sulla posizione in campo di Nicolò Zaniolo.

"Sono arrivato in un momento difficile per la Nazionale, il più difficile degli ultimi 50 anni. Abbiamo pensato che dovevamo fare qualcosa di diverso, chiamare ragazzi giovani come Zaniolo che dopo la nostra chiamata è diventato titolare anche nella Roma. Lo vedo mezz'ala, per quello è il suo ruolo. Ha tecnica, fantasia, tiro, può fare tutto. Ora vive un normale calo fisico, ma è un giocatore di grande prospettiva come lo sono Kean, Tonali e altri".

Qualche consiglio a Insigne e Balotelli, punti di forza del progetto manciniano.

"Insigne deve stare tranquillo. Per le qualità che ha può fare molto di più. Alla sua età è l'età migliore per fare molto di più. Ci sono i momenti difficili ma passano, deve continuare a lavorare. Balotelli lo conosco troppo bene. Aspetto che migliori non solo sotto l'aspetto dei goal, deve fare fatica, deve lavorare, deve cercare di prendere meno ammonizioni perchè ne prende troppe. Quando sarà completo da questo punto di vista avrà la sua opportunità perché è un giocatore italiano, ha l'età giusta e speriamo che anche la sua maturazione continui a migliorare".

Kean futuro della Nazionale dopo esserne diventato il secondo marcatore più giovane della storia.

"Kean è giovane che deve imparare tante cose, oggi gioca sulla gioventù, fa delle cose che non deve fare, poi fa goal. Fisicamente potrebbe diventare devastante, può diventare un grande attaccante".

Euro 2020 grande obiettivo dell'Italia, magari da provare a vincere come outsider del torneo.

"Ho fatto tutte le Nazionali da calciatore e mi dispiace troppo non aver vinto in azzurro, mi piacerebbe vincere da allenatore. Euro 2020 ancora da prendere, molto importanti le prossime due partite. Avremo un anno per migliorare e arrivare all'esordio degli Europei per vincerli".

Vialli potrebbe presto tornare nel mondo del calcio: Mancini si augura un imminente ritorno dell'ex compagno di reparto con cui ha condiviso gioie e vittorie alla Sampdoria.

"Spero che Vialli torni a lavorare nel calcio, non so quante possibilità ci siano di rivederlo alla Samp. E' un ragazzo perbene ed è una figura che farebbe bene al nostro calcio".

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