Mohamed Salah LiverpoolGetty Images

Finale Champions, Liverpool nei guai: Ramadan per Salah e Manè

Eliminata la Roma in semifinale, il Liverpool pensa già alla finale che, il prossimo 26 maggio a Kiev, vedrà i Reds affrontare il Real Madrid. Un avversario molto difficile da superare per la squadra di Klopp che avrà però da affrontare anche un'altra difficoltà, questa volta extracalcistica: si tratta del Ramadan che diversi calciatori del Liverpool osserveranno.

La finale di Champions si disputerà proprio nel bel mezzo del mese sacro del Ramadan, uno dei cinque pilastri dell'Islam, che inizierà il 15 maggio e terminerà il 14 giugno. Mohamed Salah, Sadio Mané e l'infortunato Emre Can sono i calciatori del Liverpool di religione musulmana che con tutta probabilità osserveranno il precetto del Corano per cui, in tale periodo sacro, è fatto divieto di mangiare e bere dall'alba al tramonto.

Non è certo una buona notizia per Klopp, considerato che Salah e Mané sono due pedine fondamentali della sua squadra, che hanno contribuito in maniera determinante al raggiungimento della finale, e che osservando il Ramadan non potranno probabilmente essere al massimo del loro potenziale. A Kiev il tramonto è previsto circa 50 minuti prima del calcio d'inizio della partita, quindi quanto meno Salah e compagni di religione musulmana potranno bere prima e durante la gara.

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Per la verità, il Ramadan prevede anche anche la possibilità di saltare un giorno di digiuno, per recuperarlo poi prima del successivo periodo sacro, ma questa opzione è lasciata libera a discrezione delle convinzioni più o meno strette dei singoli mussulmani e per quanto riguarda Salah e Mané non è noto se intendano approfittare di tale possibilità.

Meno problemi, in tal senso, sembra invece avere il tecnico del Real Madrid Zinedine Zidane, considerato che Karim Benzema, l'elemento di maggior spicco fra i calciatori di religione musulmana dei Blancos, ormai da anni non segue il precetto del Ramadan con la motivazione che digiunare non gli permetterebbe di rendere al meglio nella sua professione di calciatore professionista.

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