Verona Lazio esultanza 2025Getty Images

Verona-Lazio 0-3, pagelle e tabellino: Dia e Zaccagni show al Bentegodi, Baroni controsorpassa la Juventus e torna al quarto posto

La Lazio torna a vincere dopo quasi un mese e si riprende il quarto posto

Grazie ad un avvio di match questa volta convincente e travolgente, i biancocelesti di Baroni espugnano il Bentegodi e superano il Verona, rispondendo al successo della Juventus sul Milan per 2-0 con il controsorpasso sui bianconeri di Thiago Motta.

Decidono le reti nel primo tempo di Gigot e Dia, con con uno-due nei primi venti minuti tramortiscono gli avversari e indirizzano la sfida verso i binari biancocelesti, - che trovano il primo successo del 2025 -, prima del tris nella ripresa firmato da Zaccagni.

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Nel Verona ce la fa Suslov, alle prese con un atacco febbrile alla vigilia. Emergenza in difesa per la Lazio con Baroni che schiera Hysaj e ritrova Gila, Zaccagni e Castellanos dopo la squalifica. 

Pronti via e la Lazio è già avanti! Corner di Zaccagni e colpo di testa di Gigot, che anticipa Coppola e insacca

Al 22’ la Lazio raddoppia con un fiammata improvvisa. Verona spaccato in due dopo un calcio di punizione dalla trequarti e contropiede magistrale dei biancocelesti con la verticalizzazione di Guendouzi per Boulauye Dia, che si fa metà campo palla al piede e sfrutta il movimento di Isaksen prima di trafiggere Montipò.

Isaksen sfiora il tris e trova la risposta di Montipò sul primo palo, Duda ci prova con un destro a incrociare che sfiora il palo della porta di Provedel, mentre al 43’ colpisce la faccia esterna della traversa con Serdar.

Nella ripresa arriva il tris della Lazio con Mattia Zaccagni: erroraccio di Tchachoua che spiana la strada a Dia. Il senegalese serve un assist al capitano biancoceleste, che si sistema il pallone e con il destro batte Montipò.

È il goal che spegne ogni speranza del Verona di Zanetti, con la Lazio che controlla fino al triplice fischio.

Successo meritato e 4° posto per i biancoceleste, zona 'calda' e seconda sconfitta di fila per gli scaligeri, che restano in dieci uomini nel finale per il rosso diretto a Duda e sono sempre più invischiati nella lotta per non retrocedere.