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Cesare Casadei ChelseaGetty Images

Il Torino fa sul serio per Casadei: prima offerta ufficiale al Chelsea

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Nell'estate del 2023 era il talento del momento, fresco di premio come miglior giocatore del Mondiale Under 20 (in cui si laureò capocannoniere) a un anno dal trasferimento al Chelsea: la carriera di Cesare Casadei sembrava spiccare il volo, ma il presente ci sta dicendo tutt'altro.

Nonostante la presenza in panchina del mentore Enzo Maresca (che ha avuto modo di allenarlo anche al Leicester), Casadei non sta trovando tanto spazio: un contesto tale da alimentare le voci in merito a una sua uscita durante il mercato di gennaio.

Il futuro di Casadei potrebbe coincidere con un ritorno in Italia, magari al Torino di Paolo Vanoli.

  • PRIMA OFFERTA UFFICIALE

    Secondo quanto riferito da 'Sky Sport', la società presieduta da Urbano Cairo si è fatta avanti col Chelsea presentando una prima proposta ufficiale per Casadei.

    Un acquisto che, nel piano granata, dovrebbe avvenire a titolo definitivo, senza escludere un diritto di riacquisto da lasciare al Chelsea in stile Nico Paz, nel caso di Como e Real Madrid.

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  • NON SOLO IL TORINO

    Il Torino è il primo club a muoversi ufficialmente col Chelsea per Casadei: i granata non sono però gli unici interessati alle prestazioni dell'ex Inter.

    In Italia c'è anche la Lazio che, al momento, non si è ancora fatta avanti coi 'Blues'.

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  • TANTE PANCHINE

    Solo sei gettoni stagionali per Casadei, mai impiegato in Premier da Maresca che ha preferito schierarlo in Conference League e nella sfida vinta largamente con il Barrow in Carabao Cup.

    Numeri che stonano con i 15 milioni investiti dal Chelsea nell'estate 2022 per strapparlo all'Inter, con cui Casadei si è laureato campione d'Italia nel torneo dedicato alle formazioni Primavera.

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  • DOVE GIOCHEREBBE CASADEI AL TORINO

    Casadei risulterebbe congeniale dal punto di vista tattico al 3-5-2 di Vanoli, dove troverebbe spazio nel ruolo di mezzala per far valere le qualità offensive con gli inserimenti che lo hanno sempre contraddistinto.

    Nel Chelsea ha giocato tra i due di centrocampo nel 4-2-3-1, dunque in posizione più arretrata e con maggiori compiti difensivi che al Torino sarebbero più limitati.

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