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Thiago Motta Conceiçao Juventus CagliariGetty Images

Thiago Motta sull'espulsione di Conceição per simulazione: "Da oggi si apre un precedente"

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Thiago Motta non ci sta. E in conferenza stampa mette i puntini sulle i su una delle tante decisioni che l'arbitro di Juventus-Cagliari, ovvero Livio Marinelli, e la Sala VAR hanno dovuto prendere durante la gara di mezzogiorno e mezzo.

L'episodio in questione non è il contatto in area tra Douglas Luiz e Piccoli, che ha portato all'assegnazione del calcio di rigore per i sardi poi trasformato da Marin a pochi minuti dalla fine. Perché dopo l'1-1 c'è stato un altro caso da moviola, allo stesso modo importante.

Conceição è scappato in area a Obert e, una volta che l'avversario gli ha appoggiato una mano sulla spalla, è crollato a terra. Marinelli non ha concesso un secondo rigore alla Juve dopo quello del primo tempo: al contrario, ha ammonito per la seconda volta il portoghese estraendo di conseguenza il cartellino rosso.

Una decisione, quella del fischietto di Tivoli, a cui Motta ha riservato parole particolari dopo la partita.

  • "SE SI FA UNA VOLTA SI DEVE FARE SEMPRE"

    "Non ho rivisto l'immagine. Se è simulazione è giusto che sia ammonito. Lo rivedrò dopo. È una cosa di cui stiamo parlando da tanto tempo, anche nelle riunioni con Rocchi. Penso che le simulazioni non facciano bene al gioco.

    Io mi fido di quello che ha visto l'arbitro, ma le simulazioni non devono avere interpretazioni: o c'è o non c'è. Però da adesso si apre un precedente: se si fa una volta si deve fare sempre. Non ogni tanto o quando conviene. Non è il caso di oggi, perché non c'è stato niente di conveniente o di particolare".

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  • "DA ADESSO SI FA SEMPRE"

    E ancora:

    "L'arbitro ha visto una simulazione e mi fido di quello che ha visto. Se è simulazione è ammonizione. Però da adesso si fa sempre, non ogni tanto sì e ogni tanto no. Ne guadagneremo tutti con questa cosa".

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  • COSA HA DETTO ALL'ARBITRO A FINE PARTITA

    "Quello che sto dicendo a voi, tranquillamente, con tutta la tranquillità del mondo e con grande rispetto reciproco. Da lontano è più difficile da vedere, lui era più vicino, ha visto una simulazione, ma ripeto: non si può interpretare se sì o no, o c'è simulazione o non c'è simulazione. Lui l'ha vista e giustamente ha ammonito il mio giocatore, perché la simulazione non va fatta. È chiaro che gli ho detto: adesso si deve fare sempre, non ogni tanto sì e ogni tanto no, perché sennò diventa un problema. Fa male al nostro calcio.

    Conceição è un ragazzo fantastico, onesto, si allena con un atteggiamento incredibile. Questa situazione gli servirà per migliorare, perché se ha cercato di simulare giustamente è giallo e rosso. Ma non lo sto dicendo da oggi, l'ho già detto tante volte, anche nelle riunioni con Rocchi: va visto bene, perché da adesso non si può andare a metà. La simulazione non va accettata: va punita. Lascio il margine, perché voglio vedere anche io le immagini".

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  • UNA PARTITA INFUOCATA

    L'episodio con protagonista Conceição è solo l'ultimo di una partita piena di casi da moviola: i più importanti, i due calci di rigore assegnati alle due squadre, uno nel primo tempo ai bianconeri per un mani in area di Luperto e l'altro nel finale per un fallo di Douglas Luiz su Piccoli. Entrambi i tiri dal dischetto sono stati trasformati, rispettivamente da Vlahovic e da a Marin.

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