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Napoli gruppoGetty Images

Solidità, mercato, Conte e non solo: il Napoli può essere il vero favorito per lo Scudetto

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Parlare di ‘fuga Scudetto’ è ovviamente prematuro, ma non ci sono dubbi sul fatto che il Napoli un segnale lo abbia lanciato: la squadra che tanto ha arrancato e deluso nella scorsa stagione è solo è un lontano ricordo e la musica è cambiata.

La compagine partenopea è tornata suonare uno spartito molto simile a quello dell'annata 2022-2023. Una musica fatta di note dolcissime che si traducono in una straordinaria continuità di risultati.

Molti degli interpreti di quello che è passato alla storia come il ‘Napoli di Spalletti’ sono ancora in rosa, altri sono cambiati ed hanno portato in dote quella forza e quella freschezza necessaria per tentare una nuova impresa.

Certo la melodia, in termini di gioco è leggermente diversa, ma chi vedeva nella sfida contro il Milan a San Siro un esame importante da superare, è stato accontentato: i partenopei lo hanno superato a pieni voti dimostrando che non possono non essere annoverati tra i grandi favoriti nella corsa che conduce al titolo.

  • ConteGetty Images

    LA SOLIDITÀ PRIMA DI TUTTO

    Al timone di un Napoli che è tornato a sognare c’è oggi Antonio Conte, un tecnico che nel corso degli anni, prima da calciatore e poi da allenatore, ha affinato una ‘discreta’ confidenza con la vittoria.

    Sa perfettamente cosa serve per arrivare a quello che ormai deve essere un obiettivo nemmeno troppo nascosto ed è riuscito a trasferire con grande velocità la sua conoscenza ad una squadra che non è lontana parente di quella che nella scorsa stagione non è stata capace di difendere lo Scudetto conquistato un anno prima.

    Rispetto al Napoli di Spalletti, quello ammirato negli ultimi mesi è probabilmente meno ‘elettrico’ e portato allo spettacolo, ma se si parla di efficacia il discorso cambia radicalmente.

    Gli uomini di Conte hanno imparato a gestire la partita ed hanno appreso che non è necessario dominare a tutti i costi per vincere.

    Il Napoli fa la sua partita, fa anche sfogare gli avversari nei momenti più complicati e, dopo aver retto l’urto, assesta quei colpi che da agosto in poi hanno quasi sempre messo l’avversario al tappeto.

    Un vecchio adagio dice che gli Scudetti ‘si vincono con le difese’ e da questo punto di vista i numeri non mentono: la compagine partenopea ha subito solo cinque reti nelle prime dieci giornate, 3 delle quali in un’incredibile sconfitta contro il Verona alla prima giornata che ormai sembra un qualcosa di un’era fa.

    Da lì in poi ha lasciato agli avversari solo le briciole, segnando nel frattempo quei 18 goal che sono valsi i 25 punti in classifica (a +7 e +8 su Inter e Juve che però hanno una partita in meno).

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  • LA SOCIETÀ NON HA SBAGLIATO NULLA

    Quello del Napoli è stato un mercato estivo certamente condizionato dal ‘caso Osimhen’.

    In molti si sarebbero aspettati una cessione lampo con tanto di pioggia di euro nelle casse e, il fatto che la cosa non sia avvenuta, ha per forza di cose dilatato i tempi.

    La società ha però non solo avuto il merito di andare avanti per la propria strada, ma anche di piazzare colpi che, per rendimento, si stanno già rivelando decisivi.

    La cosa non era scontata, visto che c’era da iniziare un ciclo tutto nuovo, ma i fatti stanno dando ragione a chi ha scelto Buongiorno, McTominay, Lukaku, David Neres, Spinazzola e Gilmour, ovvero tutti elementi (aspettando anche Rafa Marin) che hanno portato nuova linfa.

    Il club ha investito circa 150 milioni di euro in sede di mercato, a dimostrazione della volontà di tornare a competere per il titolo e i sacrifici stanno dando i frutti sperati.

    Tra le varie scelte fatte c’è poi una che forse è la più centrata di tutte: quella dell’allenatore.

    Dovendo puntare allo Scudetto si è puntato su una certezza come Antonio Conte, un tecnico che in fatto di risultati è una garanzia.

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  • FBL-ITA-SERIEA-MILAN-NAPOLIAFP

    OSIMHEN È SOLO UN RICORDO

    Solo a pochi mesi fa aveva la sensazione che non ‘potesse esserci vita’ senza Osimhen, oggi del bomber dello Scudetto non parla più praticamente nessuno.

    Antonio Conte ha fortemente voluto Romelu Lukaku, ha detto pubblicamente che avrebbe anche messo la mano sul fuoco per lui e i fatti lo stanno premiando.

    Si è deciso di puntare su un giocatore che non era reduce dalla sua stagione migliore e che era ai margini del Chelsea, ma anche su un attaccante che proprio con Conte in panchina ha dato il meglio di sé in carriera.

    ‘Big Rom’ ha sin qui ripagato la fiducia che è stata riposta in lui tornando ad essere molto più che un terminale straordinario. Non solo infatti ha segnato, nelle prime dieci giornate di campionato un goal in più rispetto ad Osimhen nell’anno dello Scudetto, ma si è rivelato l’elemento del quale il Napoli aveva un disperato bisogno per far funzionare il gioco di Conto.

    E’ lui a lottare più di tutti in attacco, a tenere i palloni, a far alzare la squadra e a consentire ai compagni di inserirsi in maniera letale.

    A trarne vantaggio è stato anche Kvaratskhelia che è tornato ad esprimersi con continuità su livelli eccellenti.

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  • NAPOLI FAVORITO PER LO SCUDETTO?

    Sarà il campo a dire se il Napoli è il grande favorito nella corsa che porta allo Scudetto, per il momento va quanto meno inserito in quel gruppo ristrettissimo che sembra comprendere soprattutto l’Inter e in seconda battuta la Juventus.

    Delle ultime nove partite ne ha vinte otto (le ultime cinque di fila, cosa che non capitava dall’anno dello Scudetto) e pareggiata una (in casa della Juventus) e quando si ottengono risultati del genere non può essere un caso.

    Il Napoli ha una rosa forte e profonda (nelle ultime settimane è riuscito anche ad ovviare all’assenza di un giocatore fondamentale come Lobotka), un allenatore di caratura mondiale ed ha ritrovato quella serenità che nella scorsa stagione era venuta meno.

    A tutto ciò si aggiunge un’altra variabile che potrebbe risultare decisiva: non prende parte alle competizioni europee.

    Questo vuol dire che nel momento più intenso della stagione potrà concentrarsi sul campionato mentre le rivali spendono energie in Champions League: si tratta di un vantaggio non da poco.

    Il Napoli è dunque tornato ad essere una squadra che punta con decisione al titolo e le rivali dovranno spingere al massimo per tenere la sua andatura.

    Le prossime sfide contro Atalanta (in casa) ed Inter (a San Siro) diranno molto, ma intanto il primo esame di quello che era ed è un vero e proprio tour de force è stato superato quasi di slancio.

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