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Claudio Ranieri RomaGetty

Dallo Scudetto sfiorato al ruolo di traghettatore: com'è andato Claudio Ranieri nelle precedenti esperienze alla Roma

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La Roma si affida al terzo allenatore diverso in questa stagione, addirittura il quarto considerando l'intero anno solare: Claudio Ranieri sostituirà Ivan Juric, esonerato domenica pomeriggio pochi minuti dopo la sconfitta contro il Bologna.

Il tecnico romano ha viaggiato verso Londra per avere un colloquio con la famiglia Friedkin, dopo che nelle ultime ore il suo profilo aveva guadagnato sempre più consensi anche sotto l'aspetto emotivo e di gestione di una piazza 'calda' come quella romanista.

Per Ranieri (che il giallorosso lo visse anche da giocatore), si tratterà della terza esperienza diversa sulla panchina della 'Lupa', a distanza di cinque anni e mezzo dalla seconda.

  • LO SCUDETTO SFIORATO

    Ranieri venne nominato per la prima volta tecnico della Roma il 2 settembre 2009 al posto di Luciano Spalletti, dimessosi in seguito alle sconfitte rimediate contro Genoa e Juventus nelle prime due giornate di campionato.

    Con Sir Claudio al timone, Francesco Totti e compagni svoltarono dal punto di vista dei risultati, soprattutto tra i confini nazionali: in Coppa Italia arrivò una sconfitta in finale per mano dell'Inter campione di tutto, trionfatrice anche in Serie A al culmine di un entusiasmante duello proprio con la Roma di Ranieri.

    Alla fine furono appena due i punti di svantaggio dai nerazzurri, che impedirono a Ranieri di festeggiare uno storico Scudetto alla guida della squadra della propria città.

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  • LE DIMISSIONI NEL 2011

    Ranieri venne riconfermato nella stagione seguente, quando però non riuscì a replicare lo straordinario rendimento fatto registrare l'anno prima: con 39 punti conquistati in 25 partite di Serie A e un ritorno degli ottavi di Champions League ancora da disputare, il classe 1951 rassegnò le proprie dimissioni il 20 febbraio 2011.

    L'occasione fu la clamorosa sconfitta rimediata al 'Ferraris' contro il Genoa che, sotto di tre reti, fece l'impresa di rimontare fino al 4-3 finale.

    Una delusione enorme per Ranieri, sostituito da un giovanissimo Vincenzo Montella, promosso dalla guida della formazione dei Giovanissimi a quella della prima squadra.

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  • IL RITORNO NEL 2019

    Otto anni più tardi, arrivò il momento del Ranieri 2.0 sulla panchina della Roma: l'8 marzo 2019 prese le redini al posto dell'esonerato Eusebio Di Francesco, reduce dalla cocente eliminazione agli ottavi di Champions subita in rimonta dal Porto.

    Ranieri agì puramente da traghettatore fino al termine della stagione, conducendo la squadra al sesto posto in campionato e alla qualificazione in Europa League, a sole tre lunghezze dal quarto posto: i punti totalizzati furono 22 in 12 partite, alla media di 1,83 a incontro.

    L'ultimo match della stagione contro il Parma fu quello dei saluti, in concomitanza con l'addio da giocatore della Roma di Daniele De Rossi, che avrebbe poi chiuso la carriera in Argentina al Boca Juniors.

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  • DI NUOVO RANIERI

    Ranieri firmerà un contratto valido fino al 30 giugno 2025 per dare il via a un'altra avventura da traghettatore, stavolta dalla durata potenzialmente maggiore di qualche mese rispetto a quella andata in scena nel 2019.

    Il suo spessore umano e tecnico sarà necessario per spegnere i bollori della piazza, da sempre attaccata in modo viscerale al 73enne di Testaccio: un amore ricambiato, pronto a vivere un nuovo capitolo.

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