Roberto Mancini in difficoltà con l'Arabia Saudita: la qualificazione ai Mondiali è già in salita

Dopo l'eliminazione agli ottavi di finale della Coppa d'Asia, arrivata ai rigori contro la Corea del Sud, l'Arabia Saudita ha vinto solo due delle ultime cinque partite contro Tagikistan e Pakistan.

Mentre è stata sconfitta in casa dalla Giordania e ha pareggiato al ritorno contro il Tagikistan.

Nell'ultimo turno è arrivato poi un altro pareggio contro la modesta Indonesia, ovvero la Nazionale del gruppo C col ranking più basso.

Un risultato che ha ovviamente scatenato polemiche.

Tanto che Roberto Mancini, in conferenza, si è sfogato pubblicamente chiedendo maggiore collaborazione da parte dei club: "I calciatori della nazionale saudita devono essere giocatori chiave con i loro club. Ci sono troppi stranieri nel campionato, ho 20 giocatori seduti in panchina durante le partite delle loro squadre".

Ma come funziona in Arabia Saudita sull'utilizzo dei giocatori stranieri?

In Saudi Pro Leagueogni squadra può tesserare fino a 10 stranieri, che poi quasi sempre scendono regolarmente in campo.

Ovvio quindi che i giocatori di casa fatichino a trovare spazio e, addirittura, alcune volte siano costretti ad emigrare come accaduto recentemente al terzinoAbdelhamid che è diventato il primo saudita della Serie A.

Intanto la prossima sfida contro la Cina, reduce dal pesantissimo 7-0 subito contro il Giappone qualche giorno fa, potrebbe già risultare decisiva per il cammino dell'Arabia Saudita verso i prossimi Mondiali.

Anche il calcio cinese però come detto non sta vivendo un momento felice ed è alle prese con una pioggia di critiche dopo quella che è stata la sconfitta più larga mai subita in una gara di qualificazione ai Mondiali.

Le prime due squadre dei tre gruppi asiatici accederanno direttamente al Mondiale 2026, ovvero il primo a cui parteciperanno 48 nazionali. Le terze e quarte classificate dovranno affrontare gli spareggi.