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Lautaro Martinez McKennie Juventus InterGetty

Perché l'Inter vincerà il derby d'Italia - Perché lo vincerà la Juventus

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Allacciamoci le cinture: lo spettacolo sta per iniziare. O meglio, questo è l’auspicio in vista del fischio di inizio tra Inter e Juventus, cena di gala che andrà in scena questa sera – ore 20.45 – a San Siro.

Una gara che non ha bisogno di presentazioni e che, seppur non in maniera incancellabile, potrebbe segnare la corsa scudetto.

Prudenza al potere – in termini comunicativi – per Simone Inzaghi e Max Allegri. Entrambi, in occasione delle rispettive conferenze pre gara – hanno spiegato come non ritengano decisivo l’imminente big match. Una sorta di mani-avantismo? Lecito pensarlo, ma le (reciproche) motivazioni non mancano. Anzi, abbondano, e vanno analizzate minuziosamente.

  • Simone Inzaghi Inter 2023 2024Getty Images

    PROVE DI MINI FUGA

    L’attuale classifica recita Inter 54, Juventus 53, con i nerazzurri però chiamati a recuperare un turno contro l’Atalanta. Ecco, se Barella e compagni dovessero avere la meglio sulla Vecchia Signora, ciò automaticamente si tramuterebbe in una prova di mini-fuga. Chiaro, manca ancora pressoché l’intero girone di ritorno e i punti in palio sono tantissimi, ma dal punto di vista mentale – in caso di successo – i nerazzurri potrebbero contare su una bella spinta che, se sommata alla fresca vittoria in Supercoppa, assomiglierebbe tanto a una sorta di strada spianata verso il tricolore.

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  • RIAVVOLGERE IL NASTRO

    Proveniente dal passo falso in casa contro l’Empoli, la Juve si presenta all’ombra del Duomo con la ferma intenzione di riprendere il giusto passo, lo stesso che ha portato Madama a costruire – fin qui – un grande campionato. E poi, considerando sempre il fatto che l’Inter debba recuperare un turno, rientrare a Torino con un successo prestigioso consentirebbe ai bianconeri di mettere nuovamente (grande) pressione sulle spalle della Beneamata. Il tutto, quindi, lasciando apertissimi i giochi scudetto.

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  • EFFETTO LAUTARO

    L’Inter, e non potrebbe essere altrimenti, si affida a Lautaro Martinez. Già protagonista all’andata, assoluto protagonista in generale (28 presenze condite da 22 reti e 5 assist), è l’uomo in più della truppa nerazzurra. L’epicentro realizzativo, un leader puro, semplicemente uno dei miglior attaccanti al mondo. Che, ovviamente, punta a trovare l’ennesima serata da urlo. Perché lui sa come si fa e, soprattutto, non conosce limiti. Musica per le orecchie degli uomini di Viale della Liberazione, a lavoro senza sosta per trovare un’intesa circa il rinnovo del contratto. Un passo fondamentale, insomma, per consolidare un rapporto forte e felice.

  • Allegri JuventusGetty Images

    QUESTIONE DI GRUPPO

    La Juventus, a differenza dell’Inter, ha meno individualità di spicco; specialmente nelle rotazioni. Detto questo, sinora, è stato il gruppo a fare la differenza. Il cuore oltre l’ostacolo, massima abnegazione collettiva, il desiderio di alzare gradualmente l’asticella. Ecco, con questi ingredienti i bianconeri sono chiamati a fornire la miglior prestazione possibile. Consci dei propri limiti, sì, ma pure dei pregi. Che non sono pochi e propongo ampi margini di miglioramento. Tesi suffragata dai fatti, dal mercato, con gli arrivi di Tiago Djalò e Carlos Alcaraz: pedine che potrebbero rivelarsi assai funzionali.

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  • PROSPETTIVE…

    All’andata, a tratti, ha prevalso la paura. E l’1-1, infatti, non mente. Ora, a distanza di (pochi) mesi, il quadro potrebbe subire un’imponente rivisitazione. Vuoi perché passano le settimane e mutano le squadre, vuoi perché – adesso – è un’altra storia. Tutta da scrivere, ma un’altra storia. L’Inter, dalla sua, avrà la spinta del pubblico e una crescita sempre più esponenziale. La Juve, invece, è quadrata e settata sulle giuste frequenze. Sulla carta, dunque, ci sono i presupposti affinché possa nascere una partita scintillante.

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