Perché il Milan può cambiare l'attacco a gennaio: Chukwueze e Okafor non convincono, Jovic è sparito

Nonostante un precampionato davvero convincente, e che sembrava potesse permettergli di scalare le gerarchie di Paulo Fonseca, Samu Chukwueze sta faticando più del previsto ad incidere nell'economia della fase offensiva rossonera.

Tra campionato e Champions League, il nigeriano ha collezionato soltanto 194 minuti distribuiti in 8 presenze complessive, delle quali soltanto due giocate con una maglia da titolare. Nessun goal e nemmeno un assist a referto. In altre parole, troppo poco.

Gli sono bastati sette minuti, alla prima giornata, per raddrizzare la partita del Milan contro il Torino. Ma da quel momento la stagione di Noah Okafor si è letteralmente appiatita.

Schierato in sole due occasioni con una maglia da titolare, nei 226 minuti in cui Fonseca l'ha impiegato, l'ex Salisburgo non è mai riuscito a lasciare il segno, proprio lui che nella passata stagione era diventato lo specialista dei goal decisivi a gara in corso.

In fondo alle gerarchie di Paulo Fonseca, invece, si piazza senza alcun dubbio Luka Jovic. L'attaccante serbo, il cui contratto scadrà il prossimo giugno, è partito titolare all'esordio in campionato contro il Torino, inscenando una prova tutt'altro che indimenticabile.

Da quel momento, il buio totale: l'ex Real ha giocato solamente 18 minuti e lo scenario di un addio anticipato già nel mese di gennaio inizia a farsi sempre più concreto.

Il Milan potrebbe dunque tornare sul mercato nella prossima sessione di riparazione per regalare a Fonseca un profilo di livello in grado di incidere su tutto il fronte offensivo.

Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, potrebbe tornare di moda il nome di Domenico Berardi, attualmente in Serie B al Sassuolo ma pienamente ristabilito dopo il grave infortunio al tendine d'Achille.

Il classe 1994 è pronto, finalmente, al grande salto: e chissà che esso non possa avere sfumature a tinte rossonere.