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Bove FiorentinaGetty Images

Bove potrà giocare in Serie A? Cosa dice il regolamento e il precedente di Eriksen

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Il mondo di Edoardo Bove si è capovolto all'improvviso al 17' di Fiorentina-Inter, gara del 1° dicembre: il minuto in cui il centrocampista viola, ancora di proprietà della Roma, è crollato in campo a palla lontana facendo spaventare tutti coloro che stavano assistendo alla partita al Franchi o davanti alla tv.

Una settimana dopo, Bove si è ripreso. Le prime notizie sono state subito confortanti, con il calciatore che ha ripreso conoscenza, è stato estubato ed è uscito dalla terapia intensiva, parlando lucidamente con parenti, dirigenti della Fiorentina e compagni di squadra.

Ora, però, va compreso cosa riserverà il futuro puramente sportivo. Bove, che oggi è stato operato per consentire l'installazione del defibrillatore sottocutaneo, potrebbe non giocare più in Serie A.

Ma da cosa dipende? Cosa dice il regolamento? E quali sono le analogie e le differenze col caso riguardante Christian Eriksen, ex calciatore dell'Inter?

  • L'OPERAZIONE

    Oggi, martedì 10 dicembre, Edoardo Bove si è sottoposto a un'operazione per impiantare un defibrillatore sottocutaneo, proprio come aveva fatto Christian Eriksen tre anni fa dopo il malore che lo aveva colpito durante Danimarca-Finlandia degli Europei del 2021.

    La Fiorentina ha annunciato attraverso un comunicato l'esito positivo dell'intervento:

    "ACF Fiorentina comunica che l'operazione alla quale è stato sottoposto il calciatore Edoardo Bove è andata a buon fine. Edoardo ha contattato pochi minuti fa la Società e dalla sua viva voce il Club è stato informato che sta bene e che dovrà proseguire il percorso post operatorio prima di essere dimesso dall'ospedale nei prossimi giorni".

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  • PERCHÉ BOVE NON POTRÀ PIÙ GIOCARE IN SERIE A

    Il regolamento italiano non consente di scendere in campo in Serie A ai calciatori che a causa di problemi cardiaci presentino un defibrillatore sottocutaneo.

    Diversamente da altri paesi come ad esempio l'Inghilterra, che da questo punto di vista sono più leggeri dal punto di vista normativo.

    "L'idoneità sportiva? In Italia assolutamente no, non c'è discussione. I protocolli italiani prevedono che non possa essere ottenuta", spiegava nel 2021 a Fanpage Lucio Mos, presidente della Società Italiana Cardiologia dello Sport, a proposito di Eriksen. Aggiungendo che il danese "potrebbe averla soltanto per il biliardo, gli scacchi, sport di questo tipo. Noi abbiamo la legislazione più protettiva nei confronti dell'atleta di tutta l'Europa".

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  • BOVE PUÒ TORNARE A GIOCARE IN SERIE A?

    Nell'intervento, che è stato effettuato presso l'azienda ospedaliera di Careggi, è stato impiantato un defibrillatore removibile.

    Edoardo Bove potrà decidere in seguito, dopo ulteriori esami approfonditi, se rimuoverlo o impiantarne uno definitivo.

    Nel caso in cui dovesse rimuovere l'impianto, il centrocampista potrebbe tornare a giocare in Italia e nel campionato di Serie A.

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  • IL PRECEDENTE DI ERIKSEN

    Proprio il precedente di Eriksen, che ai tempi in cui collassò in campo era un giocatore dell'Inter, fa tristemente giurisprudenza per Bove: il danese fu costretto a rescindere consensualmente il proprio contratto con il club nerazzurro proprio a causa dell'impossibilità di riottenere l'idoneità sportiva dopo quanto accaduto durante gli Europei.

    Eriksen e l'Inter si sono separati nel dicembre del 2021, pochi mesi dopo quel Danimarca-Finlandia. E il danese ha lasciato Milano ripartendo dall'estero: prima allenandosi con lo Jong Ajax e poi rientrando in Premier League, con la maglia del Brentford e infine con quella del Manchester United.

    Per Bove, come spiegato, il discorso sarà più o meno lo stesso: il centrocampista della Fiorentina non verrà autorizzato dal protocollo italiano a giocare in Serie A.

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  • DOVE POTREBBE GIOCARE BOVE

    Sempre per quanto riguarda il caso Eriksen, l'Inter confermava nel comunicato con l'approvazione del bilancio per la stagione 2020/2021 che "nonostante le condizioni attuali del calciatore non siano tali da permettere il conseguimento dell’idoneità sportiva in Italia, la stessa potrebbe invece essere conseguita in altri paesi dove pertanto il giocatore potrebbe riprendere l’attività agonistica".

    Il danese, come già ricordato, è ripartito dal Brentford e poi dal Manchester United: due squadre di Premier League. E proprio in Premier League potrebbe ripartire Bove, considerando come i parametri inglesi in questo senso siano meno rigidi: chi ha un defibrillatore sotto pelle, in pratica, nel massimo campionato inglese può giocare a differenza della Serie A.

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